E’ finita l’era Monti, almeno per il momento. Il professore ed ex rettore dell’Università Bocconi ha presentato questa sera le dimissioni nella mani del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. “E’ stato un anno difficile ma entusiasmante” aveva detto poco prima il Premier di fronte alla platea degli ambasciatori al Ministero degli Esteri. Stasera inizia ufficiosamente la campagna elettorale: domani Napolitano inizierà le rituali consultazioni prima di sciogliere le camere.
“Trovo simbolico, a me molto gradito, che questa mia visita qui a questa conferenza sia l’ultimo atto e le ultime parole prima di quella formale rassegnazione delle dimissioni davanti al capo dello Stato”, ha detto Monti alla Farnesina. Ma quello del professore ha tutta l’aria di essere un arrivederci. Più che quelle odierne, sono le parole pronunciate ieri davanti agli operai della Fiat di Melfi a dipingere un Monti già proteso verso la contesa elettorale: Monti aveva parlato di “futuro da costruire insieme”, lasciando intendere di voler essere protagonista di questa sfida.
Resta solo da capire come si configurerà la coalizione dei moderati: se riusciranno davvero ad aggregarsi attorno all’ex Premier tutte le forze moderate, dal Pdl fino a Udc e Futuro e Libertà e Italia Futura, oppure se il centro correrà in solitaria puntando proprio sul Professore per scompigliare le carte in tavola a Berlusconi e Bersani.