Emergono altre indiscrezioni sulle perizie che un’équipe di esperti, formata da una criminologa-psichiatra, una psicologa e una grafologa, hanno fatto sui disegni di Fortuna Loffredo. La bimba, morta per essere caduta dal 7° piano del palazzo dove viveva, nel Parco Verde di Caivano, subiva violenze sessuali dall’età prescolare. Non solo, i periti hanno potuto constatare dall’analisi degli elaborati grafici, che la bambina si sentiva più sicura a scuola, con le maestre e i compagnetti, piuttosto che a casa, in famiglia.
“Fortuna cancella con insistenza le figure femminili che rappresentano per lei oggetto di aggressività. Si può ipotizzare che in qualche modo sia stata ridotta al silenzio, forse sotto la forma di un ricatto, paventando il fantasma di un allontanamento dalla sua casa”, queste le agghiaccianti parole contenute nelle relazioni finali degli esperti.