Vai al contenuto
Home » News » Morte Martina Rossi processo news: i terribili segni sul cadavere parlano, cosa è emerso in aula

Morte Martina Rossi processo news: i terribili segni sul cadavere parlano, cosa è emerso in aula

05/07/2018 14:27 - Aggiornamento 05/07/2018 23:48

Morte Martina Rossi news processo: sono stati ascoltati in aula i medici legali di parte civile che hanno effettuato accertamenti sul cadavere della studentessa genovese deceduta in circostanze non ancora chiarite perché caduta dal balcone dell’albergo di Palma di Maiorca dove si trovava in vacanza con delle amiche, il 3 agosto 2011.

video martina rossi 2 ragazzi a ccusati

Martina Rossi: quei terribili segni sul cadavere che allontanano l’ipotesi del suicidio

Ebbene, sul corpo della ragazza, la cui morte fu frettolosamente archiviata in Spagna come suicidio, poi riaperta in Italia per omicidio, sarebbero stati rinvenuti dei segni –  fratture al volto, graffi ed ecchimosi ad una spalla – difficilmente riconducibili alla caduta volontaria e, dunque, alla tesi del suicidio. Quella ferite si sposerebbero piuttosto con una colluttazione, ovvero ferite ricevute dalla ragazza prima di precipitare nel vuoto, durante il suo tentativo di fuggire  (questa è l’ipotesi della Procura) ad una aggressione a sfondo sessuale da parte di Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, i due ventisettenni di Castiglion Fibocchi, ora imputati, accusati entrambi del reato di morte in conseguenza di tentata violenza sessuale.

morta in spagna martina rossi news

Leggi anche: Morte Martina Rossi processo: accadeva mentre lei moriva, lacrime e angoscia in aula

Martina Rossi: uno degli imputati si tradisce in una intercettazione

In aula è stato inoltre trasmesso il video della intercettazione ai due ragazzi quando ancora nemmeno si paventava l’ipotesi dell’omicidio né mai si era parlato di presunto tentativo di stupro. Nel filmato mostrato dalla parte civile durante l’udienza dell scorso 3 luglio, i due parlano e ignorano di essere intercettati, stanno aspettando di essere interrogati e a un certo Alessandro Albertoni dice all’amico Luca Vanneschi:Fottiti, sul corpo non ci sono segni di violenza di tipo sessuale”. Nonostante l’opposizione dei difensori dei due imputati, quel video è stato acquisito agli atti e il suo contenuto è altamente compromettente poiché sono i due oggi imputati ad introdurre l’argomento della violenza sessuale prima ancora che fossero gli inquirenti italiani ad ipotizzarla. Nelle immagini mostrate in aula Albertoni dice inoltre a Vanneschi: “Non era normale. E’ stato bello eh? Ricordarsi di cosa è successo con quanto salati si era…c’è stato un momento che io ero volato”. Per il procuratore di Arezzo Roberto Rossi, che ha coordinato l’inchiesta, Martina precipitò dal balcone mentre scappava da Albertoni e Vanneschi che avevano cercato di violentarla. Per la difesa la giovane invece si suicidò.