È scomparso a 79 anni Jimmy Fontana emblema della musica leggera degli anni ‘60. Il massimo successo lo aveva ottenuto con la canzone “Il mondo” e, tra l’altro, è stato anche co-autore della canzone “Che sarà”, lanciata dal cantante e chitarrista portoricano Josè Feliciano e dai Ricchi e poveri. Una delle ultime apparizioni di Fontana è stata, al Festival di Sanremo 1994, quando ha fatto parte del gruppo “Squadra Italia” creato ad hoc e ha cantato il brano “Una vecchia canzone italiana”. Da quel momento in poi le partecipazioni pubbliche del cantate si sono diradate a causa di una malattia.
Fontana, all’anagrafe Enrico Sbriccioli, era marchigiano di nascita, di Camerino ma romano d’adozione. La sua carriera si è sempre contraddistinta per garbo, simpatia e riservatezza caratteristiche, queste, che lo hanno fatto sempre apprezzare anche dai colleghi. Appassionato di jazz e contrabbassista autodidatta ha incarnato una delle tante facce della musica leggera degli anni Sessanta. In quel decennio Fontana si è ben inserito tra: i primi successi all’estero di Mina, i ‘complessi’ dei Nomadi, dei Dik Dik, dei Pooh, dei Camaleonti e dell’ Equipe 84 e la cosiddetta British Invasion con i Beatles, i Rolling Stones, gli Who e i Led Zeppelin.
L’anno d’oro e la svolta decisiva per Fontana è il 1965 con la pubblicazione de “Il mondo” : un successo planetario, con l’arrangiamento curato anche da Ennio Morricone, che gli ha fatto ottenere una discreta fama ma che lo ha ‘etichettato’ in modo tale da non riuscire più a toglierselo di dosso. Con il suo stile vocale melodico e cristallino, lontanissimo dai gusti musicali che stavano cambiando, Jimmy è stato accantonato dai discografiche negli anni ’70 rimanendo nei cuori dei suoi estimatori.