E’ morto questa notte all’ospedale Antonio Cardarelli Luigi Necco, storica voce di 90° minuto. Il giornalista è deceduto a causa di una grave insufficienza respiratoria. Era ricoverato in ospedale già da alcuni giorni. Luigi Necco ha lavorato per quindici anni con la redazione di 90° minuto. Il giornalista ha lavorato anche con Canale 5 e Maurizio Costanzo, curando la diretta delle partite all’interno della trasmissione Buona Domenica. Mentre era in pensione dalla Rai, ha continuato a lavorare con Canale 9 ed è stato eletto consigliere comunale a Napoli nelle elezioni del 1997.

Il ricordo di Luigi Necco: la passione per il calcio e per l’archeologia
Luigi Necco ha raccontato le gesta del Napoli di Diego Armando Maradona, due volte scudettato. Durante la sua carriera a 90° minuto, programma condotto da Paolo Valenti, è divenuta celebre la frase: “Milano chiama, Napoli risponde”. Necco era solito fare il servizio circondato dai tifosi fuori dallo stadio. Durante i mondiali di Messico ’86, dopo il gol di Maradona all’Inghilterra, chiese al numero 10: “La mano de dios o la cabeza de Maradona” e Diego rispose: “entrambe” Questa intervista lo rese celebre anche in Sudamerica. Il calcio, però, è legato anche ad un episodio brutto della vita di Luigi Necco: il giornalista napoletano raccontò a 90° minuto dell’incontro avvenuto tra l’allora presidente dell’Avellino Antonio Sibilla, accompagnato dal fantasista Juary, e del capo della NCO Raffaele Cutolo. In quell’occasione il presidente avellinese consegnò una medaglia al boss. Alcuni mesi dopo, Necco fu gambizzato all’uscita di un ristorante.
Chiusa l’esperienza con 90° minuto, Luigi Necco si dedicò all’archeologia realizzando molti documentari sull’antica Grecia e sull’Egitto. Convinto che il tesoro di Troia, dato per distrutto dalla guerra dai tedeschi, fosse ancora vivo, riuscì a trovare i ladri e a riportare alla luce il tesoro scoperto da Heinrich Schliemann. Successivamente scrisse anche un libro intitolato Giallo di Troia.