Ci sono cose che non finiscono come dovrebbero o come vorresti. Anche quando si parla di Amore. Ed in questo caso lo è stato anche per me.
— Antonella mosetti(@AntoMosetti) Dicembre 10, 2012
Un cinguettìo di dolore, quello della bella Antonella che annuncia la fine dell’amore con lo schermidore Aldo Montano. Dispiace, perché la coppia era (sembrava) affiatata e soprattutto era l’icona di una bellezza pulita e vera, non posticcia. Al di là delle considerazioni di superficie, però, ancora una volta colpisce come i social network siano diventati uno strumento di comunicazione irrinunciabile.
Twittano, ‘postano’, scrivono tutti: dai politici al Papa, dai giornalisti ai calciatori, fino alla gente comune. Su Twitter, su Facebook ci si incontra, ci si confronta. Il Web ha sostituito la piazza, il bar, i tradizionali luoghi di scambio di opinioni. Non è una più una novità. Ciò che stupisce è il quasi azzeramento della sfera privata. Prima era lecito, anzi, quasi doveroso condividere le gioie della vita. I dolori no. Quelli erano proprietà esclusiva della famiglia, dei parenti stretti.
Oggi non è più così. Anche quando la vita pone davanti a passaggi inevitabilmente dolorosi, c’è il desiderio di esternare, condividere le proprie sensazioni. Nessun giudizio di ordine morale, ma la semplice constatazione che il web ha cambiato usi e costumi e pure il modo di sentire e di pensare. E la vicenda Mosetti-Montano è il paradigma della fine di un amore ai tempi di Twitter.