E’ ieri sbarcata al Lido Katharina Miroslawa, ospite della 70esima Mostra del Cinema di Venezia. Il suo nome è forse poco noto ma non la sua storia: ex ballerina polacca ed oggi 51enne, nel febbraio 1986 la Miroslawa fu accusata dell’omicidio di Carlo Mazza, suo amante. Otto gli anni di latitanza e dodici quelli di detenzione alla Giudecca. Katharina è tornata in libertà a giugno ed ha chiesto la riapertura del caso Mazza, convinta che ad uccidere l’imprenditore italiano sia stato il marito Witold Kielbasinski, in preda alla gelosia.
Katharina Miroslawa ha oggi una nuova vita, vissuta sotto i riflettori del cinema: la donna interpreta infatti il ruolo di una cortigiana nell’ultima pellicola in costume di Serena Nono, ispirata alla tragedia della filosofa francese Simone Well. Il film si intitola “Venezia Salva” ed ha per protagonista e produttore David Riondino. La Miroslawa definisce un “puro caso” il suo passaggio dal carcere al cinema, opportunità che non si è lasciata sfuggire visti i trascorsi nel mondo dello spettacolo.
Secondo quanto raccontato dall’ex ballerina a Vanity Fair, Serena Nono sarebbe andata a cercare i costumi di scena proprio nella cooperativa dove la Miroslawa lavorava in regime di semilibertà. “Appena mi ha vista ha detto che con questi capelli rossi sarei stata perfetta per la cortigiana“, ha rivelato l’attrice. Adesso Katharina sogna di sbarcare al cinema con un film tutto suo, trasposizione del suo libro “Peccato…”, magari messo in scena da un grande regista come Roman Polanski…
