Torna in auge il mistero del ‘mostro di Firenze’ e il giallo dell’arma del delitto mai ritrovata dagli inquirenti. Sotto Ferragosto è stata infatti rinvenuta una pistola vicino a un torrente, sulle colline fiorentine. Una turista ha fatto l’inquietante e casuale scoperta, allertando immediatamente le forze dell’ordine.
L’arma – una Beretta calibro 22 – sembra avere le medesime caratteristiche di quella utilizzata dal killer che sparò a 8 coppie di fidanzati negli anni 1968-1985, ne dà conferma il settimanale Giallo nel numero di questa settimana. I Ris sarebbero già al lavoro: tra qualche settimana sapremo se su quella pistola esistono tracce riconducibili al mostro di Firenze e se, come ipotizzerebbero gli investigatori, è quella la Beretta utilizzata per i 18 efferati omicidi che sconvolsero l’Italia negli anni ’70 e ’80 e videro tra gli indiziati il contadino di Mercatale Val di Pesa, morto nel 1998, Pietro Pacciani.
Sull’arma rinvenuta da una turista vicino a un torrente a Madonna dei Tre Fiumi, nella regione del Mugello, sarà effettuata una perizia balistica e anche la cosiddetta “prova dello sparo”, con le medesime cartucce utilizzate dal mostro di Firenze e i suoi presunti complici per giustiziare le otto coppiette di fidanzati. Per 4 degli 8 duplici omicidi furono condannati in via definitiva i cosiddetti ‘compagni di merende’ di Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, entrambi deceduti. Pacciani invece fu condannato in primo grado a più ergastoli ma poi assolto in Appello. Morì prima di essere nuovamente processato in Appello.