Il numero 50 è stato occupato da un simbolo con la scritta “Stato ladro, forza evasori” sembra sia stato presentato da ideatori del nord Italia. Al numero 75 il simbolo di Forza Nuova. Al numero 81 Ilona Staller più nota come Cicciolina, ha optato per una sua foto sulla bandiera del suo nuovo partito DNA cioè “Democrazia Natura Amore”. Al numero 75 il partito di chi non vuole chiudere gli ospedali si chiama infatti “No alla chiusura degli ospedali”, non manca un simbolo giallorosso con il logo “Forza Roma” al numero 90. Ci sono pure I Comunisti Italiani al numero 114 e al numero 116 Alba Dorata.
A tanti altri la fantasia non è venuta incontro, sono state depositati molto simboli “civetta” cioè simili a più noti distintivi. La prima vittima è stata Beppe Grillo, che addirittura minaccia di non presentarsi alle elezioni se il simbolo “clone” verrà ammesso. Il contrassegno del Movimento 5 Stelle non è il solo ad essere stato taroccato infatti figurano liste dal tratto distintivo praticamente identico alla “Rivoluzione civile” di Antonio Ingroia (ventiduesimo alla consegna), ma senza il nome del candidato premier, così come per il presidente del Consiglio in carica Mario Monti, che vede i propri cloni sotto l’indicazione “Per l’Europa Monti Presidente”, con capo coalizione, però, tale Samuele Monti.
Altri simboli folkloristici sono certamente quelli del “Sacro Romano Imperio”, il “Movimento Pirata”, la “Fratellanza Donne” e il Movimento Autonomo degli Autotrasportatori europei. Assieme ai marchi distintivi delle forze in campo alle elezioni, i partiti in lizza dovranno anche depositare le cosiddette “dichiarazioni di collegamento in coalizione”, di una bozza di programma elettorale e soprattutto del “capo della forza politica o della coalizione”.
Proprio quest’ultimo aspetto ha generato, venerdì mattina, l’ultima presa di posizione di Grillo, nel momento in cui il Movimento 5 Stelle ha indicato come “Capo della coalizione” il proprio leader Beppe Grillo.
Questo fatto ha portato a diffondere la convinzione che fosse proprio il comico genovese il candidato premier per la lista dei suoi fedelissimi, al contrario di di tante pubbliche dichiarazioni, nelle quali il blogger più noto d’Italia si chiamava fuori dalla contesa per palazzo Chigi.
In realtà, come specifica la legge elettorale in vigore al Titolo III, articolo 14 bis, comma 3 “i partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione”.
Domenica alle ore 16 si è chiuso il termine per la presentazione dei contrassegni e inizierà la valutazione da parte del ministero. I contrassegni depositati sono stati ben 220. Nel simbolo del centrodestra c’è designato Berlusconi Presidente. In tutta Italia il centrodestra correrà con due liste: “Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente”. Nelle circoscrizioni estere la scritta sarà “Il Popolo della Libertà Centrodestra Italiano”. Berlusconi si deduce che è sicuramente il capo della coalizione, non è chiaro se è anche il designato Premier del Pdl e Lega Nord.
Uno dei due simboli della Lega viene cambiato all’ultimo minuto, l’onorevole Calderoli si è infatti recato al Viminale per cambiare uno dei due simboli uno dei due simboli già presentati, quello della Lega Nord e “Maroni presidente”, perchè contengono ambedue il nome del leader del partito e questo non è ammesso dal regolamento elettorale. Il nome di ‘Maroni‘ resta solo sul simbolo tradizionale della Lega con Alberto da Giussano, che comprende anche le scritte ‘Maroni’, ‘TreMonti’, ‘Padania’, ‘Lega nord’.