Una piaga insanabile della società negli ultimi tempi è la malasanità. Tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo avuto un problema legato ad un malfunzionamento del sistema sanitario. Questa volta la vittima del mancato funzionamento di un pronto soccorso è stata un bambino brasiliano di 5 anni. Il bambino, affetto da sindrome di Down, era stato portato dalla madre nel pronto soccorso dell’ospedale pubblico di Goiania, capitale dello stato stato centro-occidentale di Goais in Brasile, e la lunga attesa al pronto soccorso è stata fatale per il piccolo. Il caso ha portato con sé indignazione e rabbia in tutto il Brasile. Attualmente l’ospedale è sotto inchiesta e le autorità stanno cercando di fare chiarezza su quanto accaduto.
Leggi anche –> Modena, gravissimo incidente stradale: morta ragazza di 20 anni
La ricostruzione dei fatti
A dare la notizia del bambino di cinque anni morto in Brasile è stata la trasmissione Fantastico il 31 marzo 2019. La vicenda è stata raccontata dalla madre la quale ha dichiarato: «Mio figlio ha sofferto molto». Diego, così si chiamava il piccolo, è morto nel pronto soccorso dell’ospedale di Goiania dopo undici interminabili ore di attesa. Il bambino stava male da giorni. Era già stato portato in ospedale, ma era stato rimandato a casa. Giovedì, 28 marzo, la madre vedendo peggiorare le condizioni di salute di suo figlio si è recata nuovamente al pronto soccorso. Il piccolo una volta giunto in ospedale è stato prontamente visitato, ma è stato messo in attesa poi di un letto per il ricovero. Il bimbo ha resistito finché ha potuto tra le braccia della sua mamma, ma dopo undici ore di attesa si è accasciato ed è morto. La madre è disperata e non ha la minima intenzione di rassegnarsi e per questo sta chiedendo giustizia per suo figlio.
La risposta dell’ospedale
Diego è morto a soli 5 anni mentre era in attesa di un letto nell’ospedale di Goiania. Il bimbo era portatore della sindrome di Down e inoltre non parlava né camminava, ma ultimamente con la fisioterapia stava facendo dei piccoli progressi, come bere da una cannuccia. Progressi che, con la sua morte improvvisa, non avranno un ulteriore sviluppo. L’ospedale, nel quale il piccolo è deceduto, si è giustificato, davanti al grido di dolore della madre, parlando del sovraffollamento in corso in quel giorno. Inoltre erano intervenuti applicandogli una flebo e non consideravano grave la sua situazione. Insomma una giustificazione inammissibile agli occhi della madre, che sta facendo tutto per ottenere giustizia.
Leggi anche –> Guerra in Yemen, nessuna pietà per i bambini: una madre culla il figlio consumato dalla fame