Il doodle di Google oggi, martedì 19 novembre 2019, celebra il Museo del Prado di Madrid di cui ricorre il 200° anniversario. Ad aver realizzato lo splendido disegno che domina l’homepage del principale motore di ricerca è stato Nate Swinehart, che ha voluto valorizzare la grandezza del museo spagnolo. L’artista è rimasto molto colpito dal fatto che il Prado ha negli anni chiaramente «generato un enorme interesse» nel pubblico. Lo ha reso soprattutto «felice vedere che alla gente importa così tanto l’arte e la storia!». La sua opera preferito? Il Giardino delle Primizie, un trittico a olio su tavola (220×389 cm) di Hieronymus Bosch, databile 1480-1490.
Museo del Prado, doodle di Google celebra i 200 anni: chi lo ha realizzato
«Volevo che questo Doodle onorasse il museo ma lo rendesse anche accessibile e divertente per gli spettatori. L’arte può sia intimidire, che confondere. Ho deciso di realizzare l’intero dipinto nello stile della pittura ad olio, una prospettiva molto intimidatoria per un artista digitale! Ho sviluppato un metodo completamente nuovo di pittura digitale per ottenere l’aspetto che volevo, è stata un’ottima esperienza di apprendimento. Volevo evocare la stessa emozione con le pennellate e i colori, ma volevo anche renderlo divertente presentando le lettere come oggetto di capolavori!», ha chiarito il fumettista Nate Swinehart.
È stato voluto da Carlo III di Spagna
Il Museo del Prado, come saprete, è una delle pinacoteche più importanti del mondo, che ospita artisti di fama internazionale come Hieronymus Bosch, Rogier van der Weyden, Bruegel il Vecchio, Pieter Paul Rubens, Diego Velázquez e Francisco Goya. Molte opere appartengono ad italiani: Fra Angelico, Andrea Mantegna e Raffaello Sanzio. Con il nostro paese il legame è forte: è ad esempio sempre di un artista nostrano, Rino Stefano Tagliafierro, il video celebrativo che accompagnerà per tutto l’anno le celebrazioni del Museo del Prado. Questi è stato voluto da Carlo III di Spagna, che scelse di affidarsi ad uno dei suoi architetti preferiti, Juan de Villanueva, autore, oltre che della sede del Museo, anche del vicino giardino botanico.