“Mutoid must stay” è lo slogan che corre di bocca in bocca a Santarcangelo di Romagna. Perché qui, nella cittadina che ha dato i natali ad importanti artisti e ospita rassegne assolutamente sperimentali, nessuno vuole che la comunità inglese dei Mutoid, il collettivo di artisti del riciclo, tolga le tende.
La Mutoid Waste Company è un gruppo di riciclatori originario di Londra che riutilizza i rifiuti urbani trasformandoli in opere d’arte. Flessibili, martelli e avvitatori sono gli strumenti grazie ai quali gli artisti d’oltre Manica donano una seconda vita a rifiuti di vario genere, come ferro, plastica, gomma, fibra di vetro. Il risultato? Sculture dal tocco inconfondibile, ma anche costumi per la moda e il cinema, installazioni, esposizioni, costruzioni per il teatro, parchi di divertimento.
A partire dal ’91 alcuni di loro hanno deciso di stanziarsi nel borgo riminese, formando una piccola “colonia” ed instaurando legami proficui con il territorio, tanto da collaborare con il Comune e tenere dei laboratori sulla creatività e sul riciclo nelle scuole locali. Ma poi nel corso di un sopralluogo avvenuto lo scorso dicembre era emerso come molte delle strutture presenti nel campo (che è su terreno demaniale) erano abusive. Fino ad arrivare al rischio di subire lo sfratto dai terreni concessi dall’amministrazione e all’ordinanza di demolizione.
I Santarcangiolesi, comunque, sono dalla loro parte. Dei manifesti “Mutoid must stay” sono tappezzati quasi tutti i negozi e i locali del centro e i Mutoid già a luglio erano riusciti a raccogliere più di duemila firme in piazza. Nel frattempo l’avvocato della comunità presenterà un ricorso al Tar per bloccare l’ordinanza di sgombero.