Ricordiamo che il Napoli paga a caro prezzo le dichiarazioni di Matteo Gianello, suo ex tesserato, che ha tirato in ballo Paolo Cannavaro e Gianluca Grava nello scandalo del calcioscommesse.
Rabbia e sconforto in casa Napoli, sia per i due punti di penalizzazione che per la maxi-squalifica del suo capitano (oltre che del terzino Grava).
Ora la situazione di classifica peggiora ulteriormente – con gli azzurri già reduci da due sconfitte consecutive in campionato – mentre la già discussa retroguardia perde il suo principale protagonista fino al termine della stagione. Peggio di così davvero non poteva andare per il club di De Laurentiis.
Una sentenza sicuramente discutibile perché legata ad un concetto di responsabilità oggettiva del tutto superato oggi che siamo quasi nel 2013.
A breve aggiornamenti con le reazioni in casa Napoli e nell’ambiente sportivo italiano. Il primo commento a caldo è stato quello del giornalista di origini pugliesi, Franco Ordine, che ha affermato: “Siamo di fronte ad un’ingiustizia, il Napoli meritava una citazione, se non proprio un riconoscimento per il comportamento avuto in quella circostanza. Invece viene penalizzato…”.
Poche ore prima della sentenza, invece, sugli schermi di Italia 1, nel corso della trasmissione “11” di Pierluigi Pardo, il giornalista-tifoso Auriemma aveva dichiarato: “Il Napoli aveva già bisogno di un difensore, ora ce ne vorranno due. Benatia dev’essere il primo, sul possibile arrivo di Lucio invece non sono d’accordo”
Indispensabile, a questo punto, tornare sul mercato e garantire a Walter Mazzarri uno o due difensori di spessore ed affidabilità. Per quanto riguarda la penalizzazione di due punti, invece, il Napoli a questo punto può dire addio definitivamente alle già residue speranze di correre per lo Scudetto 2013.
Ecco la sentenza completa: