Era la sera del 22 Dicembre 2011 e andava di scena Udinese – Juventus. I friuliani riuscirono a bloccare per 0-0 la squadra allenata da Antonio Conte e così la squadra decise di festeggiare ad Udine organizzando una festa tra calciatori.
Tuttavia alle 4 del mattino una pattuglia di carabinieri notò una BMW X6 viaggiare lentamente tanto da insospettirsi facendo scendere il conducente che era l’attuale esterno del Napoli il colombiano Armero.
L’esterno sinistro ex Udinese, appena fermato dalla pattuglia, offese e minacciò di morte i due carabinieri rifiutandosi di sottoporsi all’alcoltest. Così fu denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale, guida in stato di ebbrezza, resistenza a pubblico ufficiale e guida con patente colombiana scaduta e non convertita.
Ora a distanza di due anni, Armero ha rifiutato il patteggiamento non riuscendo trovare una struttura disposta a fargli svolgere servizi di pubblica utilità nel tempo libero lasciato dagli allenamenti. Di fronte al giudice di Udine, il colombiano del Napoli ha rifiutato di opporsi al decreto di condanna e gli è stata confiscata l’auto con una multa di 34.000 euro.