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Napoli, ragazzo accoltellato al petto e abbandonato davanti ospedale: morto

07/10/2018 11:04 - Aggiornamento 07/10/2018 11:07
Omicidio a Napoli: 21enne assassinato con una coltellata, il killer si è costituito ai carabinieri di Casoria. Secondo quanto emerso, si tratta di un venditore ambulante di 31 anni incensurato, la vittima è Raffaele Perinelli, ucciso al culmine di una lite. Il reo confesso ha infatti ammesso di averlo colpito con un coltello durante un diverbio. I due ragazzi pare si fossero incontrati casualmente sebbene avessero avuto un alterco anche pochi giorni fa.La vittima, residente in periferia nel quartiere Miano, è deceduta ieri sera, 6 ottobre, in ospedale, poco dopo essere stato portato da uno sconosciuto al pronto soccorso. Gli è stata fatale una coltellata al petto, e a niente è servito il pronto intervento dei medici dell’ospedale Cardarelli. Ad accompagnarlo, una persona che è sparita prima di essere identificata. Il padre della vittima, si apprende, era stato ucciso in un agguato nel 1999. Il giovane ucciso era incensurato e era calciatore dilettante.

Alla luce di quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, la persona – al momento ignota – che gli ha prestato i primi soccorsi, lo avrebbe abbandonato agonizzante proprio davanti l’ingresso dell’ospedale. Il ragazzo, trovato sull’asfalto in fin di vita, è morto poco dopo a causa delle ferite al petto, in particolare all’emitorace sinistro. Raffaele Perinelli era il figlio di Giuseppe, ex esponente del clan Lo Russo, ucciso in un agguato nel 1999. All’epoca Raffaele aveva due anni e, nel corso del tempo, pare si fosse tenuto lontano dagli ambienti della malavita, dedicandosi al calcio. Non aveva infatti alle spalle precedenti penali. Le indagini sono in corso per far luce sull’accaduto: i carabinieri, impegnati nella ricostruzione della dinamica dei fatti, dovranno anche chiarire il movente del delitto, se davvero c’è stata una lite e perché il venditore ambulante ha accoltellato il 21enne. Nella zona in cui si è consumato il delitto, un tempo roccaforte del clan Lo Russo, c’è molta tensione per via del pentimento dei capiclan e di numerosi agguati.