La velocità con cui si aggirava tra le tombe del cimitero monumentale del Verano, in Roma, avrebbe insospettito la Polizia che, seguendolo, avrebbe trovato il “bottino”. E così, un marmista 42enne della capitale, che nascondeva droga nei loculi della parte più antica del cimitero, è stato arrestato dopo il sequestro di 110 mila dosi di cocaina e una pistola rubata.
Cocaina tra le tombe del Verano, i sospetti della Polizia
Tutto è partito ieri pomeriggio, mercoledì 17 aprile 2019, dalla manovra azzardata di un’auto che, sfrecciando nel piazzale davanti al cimitero del Verano, ha attirato l’attenzione di una pattuglia della Polizia. Insospettiti, gli agenti hanno deciso di seguirla mentre usciva, rientrava e andava a parcheggiare nell’area più antica e monumentale del cimitero, la zona del “Colle del Pincetto”, a ridosso della Basilica di San Lorenzo fuori le mura. Dall’auto scende un uomo, che entra in alcune cappelle funerarie.
Cocaina nelle tombe, arrestato marmista
Uscito dalle cappelle, l’uomo sale su una scala e inizia a scalpellare tra i marmi. È a quel punto che intervengono i poliziotti, iniziando le perquisizioni e trovando diversi involucri di cocaina – per un totale di 110mila dosi – bilancini di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Poco distante dal loculo perquisito, gli agenti ne notano un altro in cui – in una scatola di cartone – si trova una pistola risultata rubata e un caricatore rifornito di cartucce calibro 9 x 21. Alla luce di tutto ciò, per l’uomo, marmista di professione, non son potute non scattare le manette.
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