Ospite della puntata di oggi, mercoledì 6 novembre 2019, di Vieni da me è stata Natalia Titova, ballerina e insegnante russa naturalizzata italiana, diventata famosa grazie a Ballando con le stelle. Alla cassettiera la 45enne ha ripercorso alcuni momenti della sua infanzia, ricordato aneddoti legati al suo arrivo in Italia e ha parlato della sua storia d’amore con Massimiliano Rosolino, conosciuto proprio allo show del sabato sera di Milly Carlucci. Per la prima volta la ballerina, originaria di Mosca, ha raccontato della sua malattia.
Natalia Titova malattia confessata a “Vieni da me”: «Ringrazierò i miei tutta la vita»
All’inizio Natalia Titova ha rievocato gli anni difficili in cui lei era bambina: «La Russia viveva un momento difficile e la gente impazziva per comprare da mangiare. Io e mia nonna stavamo in fila due ore al supermercato per comprare lo zucchero, a casa mangiavamo pasta con zucchero. Dopo due-tre anni è tornata la normalità. Io non penso che sia stata una situazione così tragica, lo era di più per i miei genitori. Io ero felice, perché il resto era gratuito: danza, pattinaggio, tantissime cose. A chi importava della pasta!». Proprio mentre parlava della infanzia la 45enne ha tirato in ballo un problema al ginocchio con cui è nata: «Ringrazierò i miei per tutta la vita: sono nata con un piccolo problema al ginocchio, un osteomieloma, e mi era stata vietata attività sportiva di ogni tipo. Ho rischiato di perdere la gamba, sono stata dal dottore per due volte l’anno per 16 anni: mia mamma mi diceva sempre di non dirgli niente sul fatto che facessi sport e danza di ogni tipo. Ho fatto di tutto grazie a mio padre ed a mia madre. Il problema al ginocchio non può sparire, può solo peggiorare. Per questo motivo ho smesso un pochino prima di ballare: sentivo che meglio di così non potevo fare. E’ come andare via un’ora prima che dieci minuti dopo!», ha confidato il popolare volto della tv, oggi nella squadra di “Amici” di Maria De Filippi.
L’amore per Massimiliano Rosolino: «Sin da subito una certa sintonia»
Decisivo per la sua carriera l’incontro col collega Simone Di Pasquale: «Io ballavo in Russia, ero molto contenta e felice. Una volta mi vide un’insegnante inglese e mi disse di andare in Italia per ballare con un ballerino italiano, Simone. Sono andata e lui mi aspettava in aeroporto: il primo giorno è stato tragico perché non riuscivamo comunicare, parlavamo attraverso gesti. Dopo una settimana pensavo al ritorno in Russia ma lui aveva capito che se fossi partita, forse non sarei più tornata. Io ero fuori dal mondo, ho cambiato il biglietto di ritorno per una decina di volte. Un mese dopo c’è stato il campionato italiano e lo abbiamo vinto: da quel momento sono rimasta!». Ultime battute poi dedicate al suo compagno, Massimiliano Rosolino: «Tra me e lui c’è stata fin da subito una certa sintonia. A casa lui è un bambino, gioca molto con le nostre figlie. A volte cerca però di essere autoritario. Terzo figlio? Per ora basta, Massimiliano vale come due bambini!», ha detto Natalia Titova che poi ha chiosato: «Tutti i nuotatori hanno figlie femmine, non so…», replicando alla padrona di casa che le ha domandato se volesse un maschio.
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