È stato arrestato questa mattina, venerdì 20 dicembre 2019, Roberto Rosso: assessore regionale tra i leader di Fratelli d’Italia in Piemonte. Il mandato, eseguito dalla Guardia di Finanza, giunge con l’accusa di aver chiesto voti ai clan della ‘ndrangheta in occasione delle ultime elezioni regionali in cui è stato preferito tra i candidati di centrodestra. Con lui in manette altre sette persone, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia torinese. Sequestrati anche beni appartenenti alla ‘ndrangheta e distribuiti sul territorio nazionale.
Roberto Rosso, arrestato assessore regionale piemontese: le accuse
Ex candidato sindaco di Torino e ora assessore regionale con Fratelli d’Italia, Roberto Rosso è stato sottosegretario in due governi Berlusconi e parlamentare in cinque legislature. Scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro i reati contestati dalla Procura. Secondo l’accusa, l’assessore di FdI si sarebbe rivolto ad affiliati alle cosche calabresi per conquistarsi un posto alla Regione. Avvocato civilista vercellese 59enne, Rosso è stato eletto consigliere regionale in provincia di Torino con 4.806 preferenze ed è attualmente assessore con delega ai rapporti con il Consiglio delegificazione dei percorsi amministrativi, affari legali e contenzioso, emigrazione e ai diritti civili. La carriera politica, iniziata nel corso degli anni ’90, lo ha portato oggi ad essere anche capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Torino e vice sindaco di Trino Vercellese.
La reazione della leader Giorgia Meloni
La notizia dell’arresto di Roberto Rosso ha scatenato la reazione della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che ha dichiarato: «Fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI». «Roberto Rosso – ha precisato la Meloni – ha aderito a Fratelli d’Italia da poco più di un anno. Apprendiamo che stamattina è stato arrestato con l’accusa più infamante di tutte: voto di scambio politico-mafioso. Mi viene il voltastomaco. Mi auguro dal profondo del cuore che dimostri la sua innocenza, ma annuncio fin da ora che Fratelli d’Italia si costituirà parte civile nell’eventuale processo a suo carico».
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