Delele, la piccola neonata di origine marocchina di appena due giorni di vita, è morta all’ospedale Santa Croce di Moncalieri nella notte fra domenica e lunedì. Non si sa ancora nulla di certo sulle cause del decesso, ma si ipotizza un’insufficienza respiratoria. La Procura ha deciso di aprire un’inchiesta sul fatto in quanto vi sarebbero diversi punti oscuri nella vicenda.
I carabinieri, nel frattempo, hanno già proceduto al sequestro delle cartelle cliniche che riguardano il periodo di ricovero della madre, Hadda, di 39 anni. e di Delele, la neonata morta due giorni dopo il parto. Il magistrato ha bloccato i funerali e disposto l’autopsia per fare luce sull’accaduto. L’ipotesi di reato sarebbe omicidio colposo. La stessa Hadda ha descritto, seppur con fatica nel ricordare quanto è successo, le ben 13 ore di travaglio: attese troppo lunghe e dolori che le davano pace, fino alla tragedia finale.
La sorella Souad ha descritto così la situazione in quei momenti: “La bambina aveva la testa girata verso un fianco. Mia sorella soffriva tantissimo, si è buttata anche a terra, ma c’era solo l’ostetrica e per molto tempo non sono stati chiamati i medici. Alla fine ne sono arrivati due e, a turno, hanno provato a riposizionare manualmente il feto, ma non è servito a nulla. Il travaglio è durato quasi 13 ore. I medici ci hanno lasciato poche speranze. La bimba aveva gravi problemi respiratori per aver ingerito le sue feci, o almeno così ci è stato detto. Poi la situazione è precipitata“. Sempre secondo le ricostruzioni della sorella di Hadda, i medici avrebbero optato per il parto cesareo troppo tardi.
La neonata appariva cianotica ed era evidente che vi fosse un problema grave. Gli specialisti hanno così deciso di trasportarla nel reparto di terapia intensiva. Purtroppo, però, le azioni compiute per cercare di salvare la piccola Delele non sono servite a nulla, nemmeno l’incubatrice, e dopo appena 36 ore la piccola è deceduta. Ora non resta che attendere gli esiti dell’autopsia, per capire cosa sia effettivamente successo quella notte.
