Il cantante pugliese Nicola Di Bari, all’anagrafe Michele Scommegna, ha compiuto lo scorso 29 settembre 79 anni. L’età anagrafica non è però che un numero per lui: l’artista sta per ripartire con una nuova tournée in capo al mondo: sarà dapprima in America Latina, poi negli Usa, dove si esibirà a Las Vegas, infine in Europa, facendo tappa in Spagna. «Mi diverto ancora come un ragazzino e quindi non smetto», ha raccontato al settimanale “Oggi” Nicola Di Bari, che oramai i viaggi transoceanici fatti non li conta più.
Nicola Di Bari: «Ho cominciato a 15-16 anni, perché diedi una mano a un venditore di gelati, alla sagra di Zapponeta!»
Umile e fortemente legato alla sua famiglia, il cantante ha festeggiato due anni fa cinquant’anni di matrimonio con la sua Agnese, che lo ha reso padre di quattro figli, tra cui l’attrice teatrale Arianna Scommegna. E pensare che la sua lunga carriera è iniziata per caso: «Ho cominciato a 15-16 anni, perché diedi una mano a un venditore di gelati, alla sagra di Zapponeta. La voce era così tonante che mi fecero cantare una canzone napoletana. Mi notò un discografico di Milano e mi chiamò per un provino. Era la stessa casa di Tony Dallara e Celentano: pensavo di tornare a casa il giorno dopo e riprendere gli studi. Invece… Colpì proprio la voce graffiata. Pensare che a me piacevano Achille Togliani e Nunzio Gallo!», ha raccontato Nicola Di Bari, che ha poi parlato degli esordi che hanno preceduto la popolarità inaspettata: «Il Cantagiro del 1964 fu un successo. Piacqui ai giovani, proprio perché ero diverso. Poi nacque nel 1968 la nostra prima figlia, Kitty. Ci cambiò la vita, fu una cosa meravigliosa, immensa. Una sera ero a letto, dissi a mia moglie di passarmi la chitarra e scrissi ‘La prima cosa bella’. La portai a Sanremo due anni dopo, nel 1970, in coppia con I Ricchi e Poveri!».
«Io e Modugno finimmo in cella in Argentina», aneddoto a distanza di anni
Nel corso dell’intervista rilasciata ad “Oggi” Nicola Di Bari ha svelato anche un aneddoto: «Fui arrestato assieme a Domenico Modugno a Buenos Aires. C’era la dittatura. Eravamo andati a mangiare al solito ristorante: scattò il coprifuoco e non c’era verso di trovare un taxi. Ci incamminammo: dopo qualche chilometro ci fermò la Polizia e ci portò dentro. Uscimmo al mattino con tante scuse!». Un soggiorno in America Latina davvero memorabile per il cantante pugliese, che ha vinto il Festival di Sanremo per due edizioni consecutive, nel 1971 e 1972.