Da Parigi Nicole Kidman è arrivata in Italia, dove ha ricevuto il Taormina Arte Award al Teatro Antico. Bagno di folla per l’attrice australiana, che ha scelto di indossare un abito chiaro, ma elegante, luminoso quanto lei. All’incontro volentieri la diva ha parlato di Big Little Lies, la serie attualmente su Sky Atlantic e Now Tv, che ha prodotto e interpretato e che ha dato una svolta alla sua carriera, dell’amore viscerale che ha per il nostro paese e della difficile condizione delle donne nel cinema di oggi. E Big Little Lies, giunto alla seconda stagione, parla di sopraffazioni all’interno delle mura domestiche, violenze di genere e piccoli drammi quotidiani.
Big Little Lies: abusi, violenze e drammi quotidiani
Proprio a proposito di abusi e violenze nel mondo dorato di Hollywood Nicole Kidman ha dichiarato: «L’unico modo per cambiare le cose è scegliere di lavorare con altre donne, perché le donne registe sono troppo poche e c’è bisogno di sentire la loro voce. Anche come produttrice cerco storie su chi non è abbastanza rappresentato. Non è un caso se i personaggi principali di Big Little Lies sono donne!», ha detto con fermezza la 52enne che ha chiarito: «Volevo essere libera, non in balia dei registi, coinvolta direttamente nelle scelte dei personaggi. In più una serie ti permette di esplorare un ruolo per tante ore, con profondità. Anche se non smetterò di amare i film e la mia grande passione rimane essere seduta in sala a piangere con il pubblico!».
Nicole Kidman e la dichiarazione d’amore per l’Italia
L’amore per l’Italia è forte e le dà nutrimento da sempre: «A diciassette anni, come tutti gli australiani, sono partita per il viaggio in Europa, da allora ho continuato a venire sempre. Sono stata prima ad Amsterdam e poi in Italia; giravo per le strade, avrei voluto vivere qui da voi e sposare un italiano ma non è successo, anche se ci sono andata vicino. Avrei voluto imparare l’italiano e ogni volta che sono in vacanza qui tento di parlare nella vostra lingua. Mia figlia undicenne vorrebbe sempre venire, mi ha pregato anche stavolta ma le ho detto di no perché temevo di dover lavorare troppo. La mia famiglia ama l’Italia, mia figlia è stata battezzata tra le montagne della Toscana all’aperto, seminuda perché cercava di strapparsi il pannolino!».
Da Fellini a Kubrick, Nicole Kidman svela: «Amo i registi ossessivi, forti!»
Fondamentale per la sua formazione il cinema italiano: «Mi ha colpito il vostro realismo magico. Ho visto a Cannes La grande bellezza nella proiezione di mezzanotte e ne sono rimasta conquistata. Mi considero un’attrice globale, amo il cinema russo, francese, ma è iniziato tutto con Fellini, poi c’è stato anche Kubrick, ma Fellini… A quindici anni saltavo la scuola e andavo a chiudermi al cinema per vedere immagini che non sempre capivo ma che mi toccavano a livello viscerale più che intellettuale. In più nel vostro Paese mi sono sempre sentita compresa e apprezzata. La Mostra di Venezia mi ha invitato sette volte!», ha affermato l’attrice, che ha svelato qualcosa dell’esperienza sul set di Eyes wide shut, il film diretto da Kubrick, che vent’anni fa le ha regalato la fama. «Amo i registi ossessivi, forti, odio quelli che lasciano andare, voglio qualcuno che mi costringa a dare il meglio, per questo sono grata ai registi con cui ho lavorato e ce ne sono altri che vorrei incontrare. È un modo per crescere, come artista è quello che cerco. Dovevano essere tre mesi e diventarono due anni, ricordo che eravamo con Stanley, seduti per terra nel suo uffico tra libri e fogli, era come entrare in un universo parallelo e meraviglioso, come meraviglioso era il non dover stare con i piedi per terra. A volte il tempo è il nostro peggior nemico, se in un set hai tempo di esplorare, il film diventa una grande occasione per espanderti!».
«Ora ho voglia di fare la mamma e la moglie! Sono felice di mollare!»
Tra i progetti futuri di Nicole Kidman due film in uscita, uno con Charlize Theron e Margot Robbie e un altro che arriverà nelle sale americane a settembre. La stessa attrice però ha raccontato di volersi fermare un po’ per godersi gli affetti: «Le mie bimbe crescono, ora ho voglia di fare la mamma e la moglie. Sono felice di mollare la presa per un attimo. Amo molto leggere e ora potrò sedermi a farlo, potrò giocare, fare bagni nell’oceano e farmi amare!».