Presso la base militare americana di Niscemi, in contrada Ulmo, in Sicilia, nel mezzo di una sughereta che è anche un sito di interesse comunitario, gli americani hanno previsto l’installazione di un sistema di telecomunicazioni satellitare chiamato MUOS (Mobile User Object System) che permetterebbe la comunicazione da ogni parte del mondo di tutti gli utenti militari americani.
Il noto fisico Coraddu dell’università di Torino dichiara che il rischio per la popolazione è elevatissimo e sottovalutato dal momento che le rilevazioni effettuate dall’ARPA – Sicilia (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) non sono attendibili sia per gli ostacoli frapposti dalla marina americana sia per le strumentazioni non adeguate con cui sono stati compiuti i rilievi per stessa ammissione dell’Agenzia.
La base di Niscemi si trova a 19 chilometri dall’aeroporto di Comiso e si temono interferenze anche per le strumentazioni degli aerei . Il tutto è aggravato dal fatto che inizialmente la stazione di telecomunicazione era prevista nella base aeronavale di Sigonella , nei pressi di Catania, ma studi di tecnici americani evidenziavano gravi rischi di irradiazione sui sistemi delle armi degli esplosivi e consigliavano di spostare in un altro sito la collocazione delle antenne.
Il comitato MUOS strenuamente si batterà per non compromettere ulteriormente il proprio territorio, memore di una lotta simile, contro l’istallazione della base NATO per il lancio dei missili Cruise, portata avanti e vinta da Pio La Torre.