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Nuovi eletti Movimento 5 Stelle, parla Carlo Sibilia

27/02/2013 19:15 - Aggiornamento 27/02/2013 20:58

Tutto è nato da un post su Facebook. E non poteva essere altrimenti visto che il nostro interlocutore è un neoeletto deputato del Movimento a 5 Stelle: Carlo Sibilia, 27enne laureato con una tesi sperimentale presso “Universitat de Barcelona” al Dipartimento di Biochimica e Biologia molecolare, irpino ed eletto nel collegio Campania 2.

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La domanda, rivolta da profano delle logiche decisionali del M5S è semplice: come voterete quando si tratterà di decidere sulla fiducia da dare al Governo che quasi sicuramente sarà affidato a Pierluigi Bersani? Carlo ci ha aiutato a comprendere. Come già ha tenuto a precisare Grillo, Sibilia spiega: “Per inciso, alleanze non se ne fanno. Sia chiaro. Non vorrei si creassero fraintendimenti”.

Telegrafica la prima risposta. Ma tra me e la collega Valentina Villani abbiamo chiesto maggiori informazioni.

Ma se dico conflitto d’interesse, dimezzamento delle camere e degli stipendi di deputati e senatori, legge elettorale, politiche per il lavoro il M5S ci starebbe ad un appoggio esterno? O preferite il voto subito sapendo di poter superare da soli il 50%?

“Costituzionalmente è il Presidente della Repubblica che conferisce l’incarico al Presidente del Consiglio e, su proposta di questo, nomina anche i ministri. Fossi Napolitano premierei la prima forza politica del paese. Ovvero il Movimento 5 stelle. Poi sarà lui a decidere a seguito delle consultazioni previste. Per quanto riguarda la fiducia l’art. 94 parla chiaro: non è scritto da nessuna parte che il Governo debba dimettersi se non ottiene la fiducia di una o entrambe le camere.”

Al momento, grazie ad una legge elettorale considerata da molti assurda, la maggioranza alla Camera è del Centrosinistra, motivo per cui Napolitano non può che dare l’incarico a Bersani. Ma un Governo senza fiducia del Parlamento a che serve? Il discorso è un altro, forse: si vuole provare a fare due o tre cose per questo paese o no?

“Noi le cose le vogliamo fare. Lo diciamo da 7 anni. Chi vuole rinunciare ai rimborsi elettorali? Chi vuole fare una legge sul conflitto d’interessi (visto che quando hanno avuto la possibilità nessuno lo ha fatto)? Chi vuole ridurre stipendio e privilegi dei parlamentari? Chi vuole fare una legge elettorale seria (dove vince chi prende più voti ad esempio)? Queste sono le basi (ma proprio minime) per noi.”

Grillo Bersani

Un Governo affidato a Grillo?

“A Grillo sicuramente no. Ma al movimento 5 stelle, magari.”

Quindi se il Presidente Napolitano decidesse di affidare il governo al M5S non sarà Grillo il premier? E come lo sceglierete?

“Non sarà Grillo il premier. Non abbiamo ancora discusso nel dettaglio, ma di sicuro lo faremo a strettissimo giro. Io immagino che come abbiamo organizzato le ‘parlamentarie’ in pochissimo tempo faremo lo stesso per il portavoce Presidente del consiglio. A mio avviso i candidati saranno gli eletti.”

E se il Pd si avvicinasse impegnandosi in questi intenti avrebbe il vostro supporto?

“Si, ma ci vogliono i fatti concreti. Subito. Emiliano sta cercando di capire” (ed ha correlato il commento col link dell’articolo del Fatto Quotidiano in cui il sindaco Pd di Bari dichiara: “E’ il Pd che deve appoggiare i Cinque Stelle, non viceversa. Il Movimento vuole recuperare la centralità del Parlamento, combatte per acqua e scuole pubbliche, contrasta i privilegi della Casta: idee che professiamo da anni, ma che non siamo mai riusciti a concretizzare”, ndr). Per poi ribadire: “alleanze non se ne fanno, non vorrei si creassero fraintendimenti.”

Ma se vi si chiederà una fiducia per senso di responsabilità (ovviamente avallando anche le vostre proposte ma chiedendo di essere venuti incontro) preferirete ritornare al voto? Cioè, vi ponete in modo rigido o cercherete di essere moderati per non tornare al voto?

“Si devono fare le cose che ho scritto sopra. Perché sono quelle che servono subito. Ma riprendendo il mio primo post puoi ben capire che per governare non c’è bisogno della fiducia di nessuna delle 2 camere. Art 94 della costituzione. E’ semplice e così faremo. Ora calma e gioia. La linea è tracciata e non si torna indietro, possiamo solo migliorare il paese. I partiti si devono chiedere chi sono veramente, non noi.”

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