Giuliano Amato, Franco Marini, Romano Prodi: sono questi i nomi della prima rosa che il PD spenderà con tutta probabilità per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica nelle votazioni che si terranno a partire da giovedì 18 aprile.
Su questi tre nomi si giocheranno le (poche) chances di un’eventuale intesa con il Pdl, a meno di sorprese dell’ultim’ora. Sembra invece essersi indebolita la posizione di Anna Finocchiaro, soprattutto dopo il “fuoco amico” di Matteo Renzi e la conseguente reazione dell’ex capogruppo al Senato, a dire il vero un po’ scomposta, che ha coinvolto anche Franco Marini.
Nella terna del PD l’uomo che potrebbe piacere a Berlusconi e soci è infatti il solo Giuliano Amato. Secondo i retroscena di palazzo è proprio l’ex numero due di Bettino Craxi nel Psi ed ex premier della “svalutazione della lira” a rassicurare di più il Cavaliere, anche se Franco Marini non è escluso a priori.
Inaccettabile, invece, per il Centrodestra, qualsiasi ipotesi di sostegno alla candidatura di Romano Prodi, che invece potrebbe tornare in corsa nel caso si arrivasse ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica con i soli voti del Centrosinistra. O magari con qualche voto in più del Movimento 5 Stelle, dato che Prodi è stato indicato tra i 10 candidati nella prima votazione delle “Quirinarie”.
E se invece i voti del PD convergessero su un candidato (di sinistra) indicato dal Movimento 5 Stelle, come Ferdinando Imposimato o Stefano Rodotà? Allora il nuovo inquilino del Quirinale potrebbe essere un altro rispetto ai nomi indicati in precedenza.