Da oggi, 25 maggio 2018, entra in vigore il Nuovo regolamento Privacy. Ma cosa è il GDPR? Cosa cambia per la tutela della Privacy? Il regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD, in inglese GDPR, General Data Protection Regulation- Regolamento UE 2016/679) è un regolamento con il quale la Commissione europea intende rafforzare e rendere più omogenea la protezione dei dati personali di cittadini dell’Unione europea e dei residenti nell’Unione europea, sia all’interno che all’esterno dei confini dell’Unione europea (UE). Il testo, adottato il 27 aprile 2016, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il 4 maggio 2016 ed entrato in vigore il 25 maggio dello stesso anno, inizierà ad avere efficacia il 25 maggio 2018.
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Nuovo regolamento Privacy 2018
Il testo del GDPR affronta anche il tema dell’esportazione di dati personali al di fuori dell’UE e obbliga tutti i titolari del trattamento dei dati (anche con sede legale fuori dall’Unione europea) che trattano dati di residenti nell’Unione europea ad osservare ed adempiere agli obblighi previsti. Gli obiettivi principali della Commissione europea nel RGPD sono quelli di restituire ai cittadini il controllo dei propri dati personali e di semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali unificando e rendendo omogenea la normativa privacy dentro l’UE. Dalla sua entrata in vigore, il RGPD sostituirà i contenuti della direttiva sulla protezione dei dati (Direttiva 95/46/CE) e, in Italia, abrogherà le norme del codice per la protezione dei dati personali (dlgs.n. 196/2003) con esso incompatibili. Ciò potrà generare confusione per alcuni ma si attende una normativa italiana “di raccordo” che metta ordine e inserisca le norme del codice privacy non incompatibili all’interno dell’impianto normativo del Regolamento. Tramite un’altra Direttiva collegata, la UE 2016/680, in aggiunta a questo nuovo regolamento, sarà applicata una disciplina speciale e in parte derogatrice per i trattamenti dei dati da parte dell’Autorità Giudiziaria e di tutte le forze di polizia; in ragione della caratteristica dell’istituto della direttiva europea tali trattamenti dei dati (Autorità Giudiziaria e forze di polizia) continueranno ad essere differenti da Stato a Stato ed oggetto di una legislazione separata nazionale.
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Infine, quando ti dicono che condividono i dati con i partner, vai a verificare e ti si aprono le porte dell’inferno.. #GDPRhttps://t.co/UZOTIrMvgx pic.twitter.com/QGV2v7jCEo
— Carola Frediani (@carolafrediani) 25 maggio 2018
GDPR regolamento Privacy 2018: cosa cambia?
La sicurezza dei dati raccolti è garantita dal titolare del trattamento e dal responsabile del trattamento chiamati a mettere in atto misure tecniche e organizzative idonee per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio. A tal fine il titolare e il responsabile del trattamento garantiscono che chiunque acceda ai dati raccolti lo faccia nel rispetto dei poteri da loro conferiti e dopo essere stato appositamente istruito, salvo che lo richieda il diritto dell’Unione o degli Stati membri (Articolo 32). A garanzia dell’interessato il Regolamento UE 2016/679 regolamenta anche il caso di trasferimento dei dati personali verso un paese terzo o un’organizzazione internazionale (Articolo 44 e ss) e prevede che l’interessato venga prontamente informato in presenza di una violazione che metta a rischio i suoi diritti e le sue libertà (Articolo 33).
#Gdpr, oggi il via al giro di vite della Ue sui dati personali. Il Regolamento generale per la protezione dei dati dovrà essere applicato anche dai ‘big’ americani di internet, da Google a Facebook https://t.co/LM1OpbJVs9
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 25 maggio 2018