A metterlo in evidenza è stato un recente studio condotto dal North Carolina Research Campus: assicurare una dieta a base di omega 3 è salutare per il cervello dei bambini a partire dai primi anni di vita.
A tali conclusioni sono arrivati i ricercatori del Campus dopo aver registrato il quantitativo di grassi omega 6 (contenuti nella carne e negli oli da cottura) e quello degli omega 3 presenti in un campione di bambini di età compresa tra i sette e nove anni. I bambini con una maggiore quantità di omega 6 tendevano ad elaborare i dati più lentamente rispetto agli altri. Inoltre, i primi avevano anche difficoltà ad elaborare problemi di programmazione, rispetto ai secondi.
Ma la ricerca non si limitata a questo. Partendo dalla difficoltà cognitive che hanno manifestato certi bambini nei primi mesi di vita, le cui mamme soffrono di una particolare mutazione genetica (che riguarda il 7% della popolazione statunitense) per cui non riuscivano a sintetizzare gli omega 3 dai precursori assunti nell’alimentazione, i ricercatori hanno provato a dare ad un gruppo di bambini di 18 mesi, una certa quantità di semi di lino (la migliore fonte di omega 3). I bambini in quel gruppo nati da mamme con la suddetta modificazione genetica avevano prestazioni cognitive uguali a quelle degli altri bambini del gruppo.
I risultati di questa importante ricerca sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.