Fabio Giacconi non ce l’ha fatta, in coma dal 7 novembre scorso, è spirato oggi nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ancona, dopo essere stato ferito alla testa con diversi colpi di pistola esplosi da Antonio Tagliata, il 18enne fidanzato della figlia di 15 anni, che in quel funesto 7 novembre uccise anche la madre della ragazza nonché sua moglie, Roberta Pierini.
L’uomo era finito in coma in seguito ad una violenta lite con Tagliata, che ha ammesso di avere sparato pur ribadendo di essersi recato nella loro abitazione solo perché voleva “un chiarimento”, degenerato in una sparatoria per le presunte minacce e offese ricevute da Giacconi nel corso di quell’acceso confronto. Il 18enne sostiene tuttavia di non avere mai avuto l’intento di uccidere.
Ma il Gip che ne ha convalido il fermo non ha creduto ad una sola parola dell’indagato, definendo “un’esecuzione in piena regola” quella perpetrata ai danni dei due coniugi. Entrambi i fidanzatini sono in carcere con l’accusa di omicidio, che oggi è diventato duplice.