Omicidio Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo ha fatto tutto da solo? Gli inquirenti che indagano sul delitto di CirĂ² Marina stanno cercando di scoprirlo. Le indagini infatti vanno avanti: la versione dei fatti fornita dal reo confesso, così come il suo alibi, sono attendibili? Impossibile al momento capire se la sua confessione sia stata spontanea o se invece il bracciante agricolo 50enne abbia deciso di parlare, a un mese dall’arresto, solo per evitare che ulteriori nuovi sospetti potessero ricadere su altri suoi familiari. “Ho fatto tutto da solo”, continua a ripetere dal carcere.
Omicidio Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo figlio: movente, sospetti, menzogne
Oltre a lui, infatti, sono stati iscritti nel registro degli indagati a piede libero e come atto dovuto la maglie, Caterina Avena, e il figlio 26enne Francesco, meglio conosciuto in paese come Gaetano. Il sospetto degli inquirenti è che il giovane, se non direttamente nella scena del crimine, abbia tuttavia dato aiuto al padre dopo il delitto per cancellare le prove del reato.
A non collimare che la ricostruzione temporale dei fatti, la tempistica in cui si sarebbe consumato l’omicidio e la fase del depistaggio: davvero pochi minuti per fare tutto da solo. Fuscaldo vive sì a pochi metri dalla casa della vittima, dove è avvenuto il delitto, ma per inscenare la rapina e mettere a soqquadro l’abitazione, eseguire materialmente il massacro, ripulire la scena del crimine e far sparire abiti e armi del delitto, avrebbe impiegato davvero pochissimo tempo, se si considera che Antonella è stata aggredita alla 20:20 dell’8 marzo e il suo aguzzino – è il figlio piĂ¹ piccolo a riferirlo agli investigatori – alle 20:30 sarebbe stato in casa, intento a guardare un film sul divano con il ragazzino.
Qualcuno lo ha aiutato? Eventuali dettagli che diano risposte a questi ed altri interrogativi potrebbero arrivare a giorni, quando saranno depositati degli atti ancora mancanti, relativi alle immagini delle telecamere e agli esami compiuti dai Ris. Poi c’è l’alibi di Gaetano Fuscaldo: agli inquirenti il giovane ha raccontato che quella sera, mentre la povera 42enne veniva massacrata, lui si trovava insieme ad alcuni amici, che interpellati dai magistrati hanno confermato le sue parole. Il figlio di Fuscaldo in un primo momento sarebbe stato giudicato attendibile, eppure la conferma alla sua estraneitĂ ai fatti sembra non sia stata ancora appurata da chi indaga.