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Omicidio Elena Ceste Michele Buoninconti: niente più assegno per i figli, le nuove ammissioni dal carcere

11/05/2017 14:20 - Aggiornamento 11/05/2017 14:35

Omicidio Elena Ceste: Michele Buoniconti torna a parlare dal carcere. A rendere pubbliche le sue nuove dichiarazioni Andrea Biavardi, direttore del settimanale Giallo intervenuto in diretta oggi, giovedì 11 maggio, durante la trasmissione di Rai 1 Storie Vere.

Il vigile del fuoco condannato anche in Appello a 30 di carcere per il delitto della moglie, scomparsa a Costigliole d’Asti la mattina del 24 gennaio 2014 e rinvenuta casualmente il 18 ottobre dello stesso anno nel canalone poco distante da casa, si scolla di dosso ogni responsabilità e parla dei suoi figli, asserendo di non poterli vedere né incontrare per colpe non sue.

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Nega l’omicidio, Buoninconti, e a chi lo ha intervistato ha detto di pensare quotidianamente alla moglie: “Elena aveva bisogno di aiuto a io non sono riuscito a darglielo”, questo in sostanza il ‘succo’ del suo discorso. Michele Buoninconti si comporta come se tutta questa vicenda e le due condanne che gli sono state inflitte non lo toccassero minimamente.

All’apparenza avulso dalla realtà, ha inoltre ammesso di non versare più l’assegno di mantenimento ai suoi 4 figli da quando con la condanna in Appello gli è stata ufficialmente tolta la patria potestà, tuttavia fa riferimento ai suoi soldi, dice di averne spesi tanti per pagare i suoi avvocati e poi parla di un presunto libretto postale che anni addietro intestò ai figli e si chiede chi oggi gestisca i conti e come vengano impiegati quei soldi.