Omicidio Giulia Ballestri, news processo: Matteo Cagnoni è stato condannato all’ergastolo. L’imputato, 53 anni, è stato condannato anche al risarcimento di tutte le parti civili. Le motivazioni dovranno essere depositate entro novanta giorni. Il pm aveva chiesto per l’imputato la condanna massima prevista dal nostro ordinamento per omicidio pluriaggravato, ovvero l’ergastolo e un anno di isolamento diurno. La difesa del dermatologo, invece, l’assoluzione per non avere commesso il fatto. Com’è noto, infatti, nonostante le numerose prove di colpevolezza raccolte dalla Procura nelle indagini, il medico si è sempre e strenuamente professato innocente. “Amavo Giulia. Non avrei mai potuto uccidere la madre dei miei figli”, ha ribadito oggi l’imputato mentre rilasciava dichiarazioni spontanee alla Corte.
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Giulia Ballestri, 39 anni appena compiuti e madre di tre figli, fu barbaramente uccisa a bastonate la mattina del 16 settembre 2016 nella villa disabitata di famiglia sita in via Padre Genocchi, nel centro storico di Ravenna, dove il marito l’avrebbe attirata con l’inganno. Si sarebbe trattato, secondo l’accusa, di un omicidio premeditato visto che l’arma del delitto usata dal killer è un tronco d’albero le cui schegge sporche di sangue della vittima furono rinvenute sui jeans dell’imputato. Non solo, tronchi uguali a quello vennero trovati dagli investigatori nella casa di Ravenna dove la coppia abitava. Cagnoni, dunque, avrebbe premeditato il delitto portando precedentemente quel tronco nella villa disabitata dove si è consumato l’orrendo crimine.
Durante tutto il processo il noto dermatologo ha preso spesso parola, contestando punto dopo punto tutte le accuse mossegli dalla pubblica accusa. Il quadro indiziario a suo carico durante il dibattimento è stato pesantissimo. Tra gli elementi probatori i messaggi che la vittima inviò al suo nuovo compagno la sera prima di essere massacrata a bastonate e uccisa, dove in maniera ossessiva parlando del marito scriveva: “Non mi fido di lui. Domani dobbiamo andare nella villa per vedere dei quadri, ma non fido … Dice che presto mi lascerà libera… Vivo con un vendicativo e devo gestire tre bambini ma non mollo”. Poi il presagio terrificante: “Se domani non mi sentite venitemi a cercare”. E Giulia infatti l’indomani, in quella vitta disabitata, trovò la morte.