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Omicidio Giulia Ballestri, news processo Matteo Cagnoni: la frase della madre in aula lo inguaia

Omicidio Giulia Ballestri news: nuova udienza ieri 26 gennaio del processo a carico di Matteo Cagnoni, accusato del delitto della moglie, uccisa a bastonate nella villa disabitata di proprietà della famiglia, sita nel centro storico di Ravenna, il 16 settembre 2016.

Ieri in aula hanno preso parola il titolare di un negozio di generi alimentari e due dipendenti dello stesso, il macellaio e la cassiera, i quali dieci giorni dopo il delitto riferirono agli inquirenti di aver visto Giulia Ballestri nella tarda mattinata di venerdì 16 settembre, ieri invece al processo hanno sostenuto di essersi sbagliati, spiegando che la donna sarebbe andata in negozio a comprare delle costine di maiale il giorno prima, 15 settembre. Il titolare del negozio ha ammesso di essersi reso contro di aver ricordato male solo dopo quell’interrogatorio.

Omicidio Giulia Balestri Foto segnaletica Matteo Gagnotti

Chi però ha destato scalpore ieri in aula è stata la signora Vanna Costa, madre dell’imputato, che nella notte tra il 18 e il 19 settembre 2016 a quattro agenti recatisi in casa sua a Firenze disse “I bambini sono qui perché la loro madre è stata uccisa”, quando ancora non poteva saperlo, e i carabinieri avevano trovato un cadavere di donna ma nessuna altra informazione in merito era trapelata dalla Procura. La frase della donna ha lasciato tutta l’aula della Corte di Assise di Ravenna a bocca aperta. Parole, quelle, pronunciate in risposta a una domanda di un agente di Polizia che le chiedeva dove fosse Cagnoni e perché i figli suoi e di Giulia fossero in casa da lei, senza i genitori. La madre del dermatologo infatti non avrebbe dovuto sapere che la nuora era stata uccisa, informata poco prima da una chiamata generica di una guardia giurata. La signora disse ai poliziotti che la madre dei suoi nipotini era morta qualche giorno prima di morte violenta, a seguito di una rapina compiuta da uno straniero in una villa di Ravenna di proprietà sua e del marito. Circostanza che non poteva conoscere. Gli agenti in quel momento sapevano infatti solo che era stato trovato il cadavere, ma non con precisione dove, come fosse morta la donna e da quanto tempo. Come faceva l’anziana donna a saperlo? Il marito, il professor Mario Cagnoni, a quel punto – è emerso al processo – le avrebbe afferrato un braccio per farle capire di non dire altro.

Omicidio Giulia Ballestri news processo: Matteo Cagnoni insulta la suocera in aula

I cinque agenti andarono a casa dei Cagnoni a Firenze, dove il medico ricercato si era nascosto, su mandato della questura di Ravenna. Il vicequestore Maria Assunta Ghizzoni non era in divisa, e il suo abbigliamento è stato descritto in aula minuziosamente al fine di smontare la possibilità che la poliziotta potesse sembrare a capo di un commando armato, come invece dichiarato dall’imputato per spiegare il timore che a suo dire lo portò a scappare dalla finestra all’arrivo degli agenti, per poi essere acciuffato dopo una rocambolesca fuga.

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