Meredith Kercher: Rudy Guede, l’unico condannato per l’omicidio della studentessa inglese avvenuto il 1° novembre 2007, ha ottenuto la semilibertà. Il tribunale di Roma oggi, lunedì 30 settembre 2019, ha respinto l’istanza con la quale l’ivoriano aveva chiesto di essere affidato ai servizi sociali. Il 32enne, che sta scontando nel carcere di Viterbo la pena di 16 anni di reclusione ha ottenuto dai giudici la semilibertà, che gli consentirà di collaborare con il Centro studi criminologici di Viterbo per alcune ore al giorno. Guede dovrà rientrare in carcere la sera.
Rudy Guede: si aprono le porte del carcere per l’assassino di Meredith Kercher
Il provvedimento è arrivato a seguito della udienza dello scorso 20 settembre; i giudici hanno quindi in parte accolto un’istanza del legale di Guede dopo avere preso visione dei pareri favorevoli degli operatori e gli psicologi della casa circondariale di Viterbo dove il giovane è già stato detenuto per 12 anni. Rudy Guede, ha dichiarato la sua difesa all’Ansa, si è sempre comportato «in maniera esemplare» e il tribunale ha preso atto della qualità del percorso didattico e umano dell’ivoriano. Guede, peraltro, già collaborava con il Centro studi criminologici di Viterbo in base all’articolo 21 del regolamento carcerario.
Rudy Guede: detenuto modello da oggi in semilibertà
Detenuto modello, Rudy Guede era stato processato con rito abbreviato e condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher; nel 2015 vennero assolti in Cassazione gli altri due imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Secondo i legali di Guede, però, la condanna dell’ivoriano per “omicidio in concorso” era inconciliabile che le due assoluzioni di cui sopra. Per questo motivo i difensori di Guede presentarono ricorso chiedendo la revisione del processo, però respinta dalla Cassazione nel febbraio 2018.