Omicidio Yara, parla il legale di Massimo Bossetti: «L’ok della Corte alla ricognizione delle prove è un primo passo verso nuove analisi del dna. Secondo me questo porterà a un clamoroso colpo di scena e si potrebbe arrivare alla revisione del processo. Bossetti non vuole che gli avvocati assunti dalla moglie facciano indagini in contrasto con le mie». Parole pesanti quelle dell’avvocato Claudio Salvagni, legale di Massimo Bossetti, intervenuto questa mattina ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
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Omicidio Yara: il legale di Bossetti sugli ultimi sviluppi del processo
Sugli ultimi sviluppi del processo l’avvocato Claudio Salvagni ha detto: «Finalmente, dopo 5 anni e oltre, la Corte d’Assise di Bergamo ha dato un ok ad un primo step, che è quello di una ricognizione dei reperti. Abbiamo evidenziato come ora la tecnologia consenta di avere risultati più affidabili per quanto riguarda il test del dna. La corte ci ha autorizzato su tutto, anche se ha messo un recinto un pochino più stretto concedendoci di fare una ricognizione, quindi capire innanzitutto quali sono i reperti ancora disponibili con la supervisione della polizia giudiziaria. E’ una prima fase indispensabile senza la quale non si può accedere a quella successiva delle analisi, che è il nostro obiettivo. Siamo convinti che quel dna di ignoto 1 non è di Massimo Bossetti. Secondo me questo porterà a un clamoroso colpo di scena e si potrebbe arrivare alla revisione del processo».
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«E’ gravissimo – ha aggiunto Salvagni – che finora non ci abbiano mai concesso una nuova perizia affermando che non erano più disponibili i campioni di dna, cosa ampiamente smentita dai fatti. Sono contento che quantomeno si sia ristabilito che i campioni ci sono. La moglie di Bossetti ha nominato altri due avvocati per condurre indagini difensive nei confronti del marito, che però non vuole tutto questo ed ha intimato a questi avvocati di non fare alcuna attività che possa andare in contrasto con i suoi avvocati ufficiali».