Molte nuove “features” sono sorprendenti ma è stato anche fatto qualche passo indietro per esigenze commerciali, come ad esempio il fatto che non è più possible visionare film su DVD e BD se non si acquista il Multi Center Pack (al momento offerto gratuitamente con la versione Pro ma poi costerà 10 dollari).
La nuova piattaforma è disponibile in 3 versioni, Windows 8, 8 Pro e RT, la versione per i dispositivi ARM che accoglie solo apps acquistabili sul Windows Store e che può essere comprata solo assieme ad un Tablet.
Il web è pieno di opinioni e recensioni di questo nuovo sistema operativo e i vertici di Microsoft sono ovviamente entusiasti dopo un immane lavoro di sviluppo, pensato per offrire agli utenti molte più servizi ed una user experience tutta nuova.
La vera delusione, ed non è una riflessione solo nostra, è la conferma del fatto che la brutta pratica di infilare applicazioni inutili e quello che gli americani chiamano “junkware” in modo brutale con lo scopo di far soldi attraverso partnership. Al di là delle applicazioni, che il più delle volte l’utente non apprezza ma non sa togliere, quello che è da considerare davvero invasivo ed anche un pò immorale è la pubblicità presente all’interno delle applicazioni.
E’ vero che questa pubblicità non è semplice da scovare ma è pur vero che se spendi 40€ per avere il sistema (precisiamo che la copia su disco costa ulteriori 15€ mentre la versione nella scatola originale 60€), perchè mai dovresti trovarci della pubblicità non richiesta?
Paul Thurrot, blogger ufficiale di Microsoft, afferma che il fatto di avere la pubblicità consente al prodotto di costare meno ed indubbiamente il prezzo è il punto di forza di questa piattaforma. In molti replicano però che se le cose stanno così, ci dobbiamo forse aspettare un Windows 9 a 20€ con tre volte l’ammontare di annunci pubblicitari rispetto ad ora? Arriveremo ad un punto in cui il sistema operativo sarà gratuito ma pieno di advertising?
Il vero problema non è la pubblicità attuale, che in effetti non sembra essere troppo spinta, ma il fatto che il trend di Microsoft che forza la sporcizia per fare soldi non accenna a diminuire, ed anzi, persisterà sempre di più. Alla faccia di quelli che avrebbero dovuto reimmaginarsi tutto e soprattutto in barba ad i costruttori di PC che dovranno fare tutto ciò che è possibile fare per vendere le loro macchine.