Quando si dice che il cibo è come una droga, in un certo qual modo si afferma il vero. Esiste infatti una tipologia di alimenti irresistibilmente appetitosi, di cui con difficoltà si riesce a fare a meno, proprio perché creano dipendenza. Perché ciò accade? La scienza ci svela l’arcano. Pare infatti che alcuni cibi attivino le stesse aree cerebrali stimolate dall’assunzione di sostanze stupefacenti.
E’ ciò che è emerso da uno studio effettuato da gruppo di neuroscienziati americani del Connecticut College, a proposito dei famosi biscotti al cioccolato “Oreo”, resi celebri in Italia dalla loro esposizione insieme a videocassette e dvd sugli scaffali di Blockbuster. Gli studiosi hanno focalizzato la loro attenzione sugli effetti esercitati nel cervello dalle sostanze contenute in questi dolcetti.
I topi da laboratorio su cui sono stati effettuati i test, dopo aver mangiato il biscotto Orfeo, reagiscono nello stesso modo delle altre cavie che hanno ricevuto una dose di cocaina: totale effetto di assuefazione e continuo desiderio di assumerne ancora, sempre di più. E’ evidente che, in entrambi i casi, ad essere coinvolta è la medesima area cerebrale legata al ‘piacere’. Il neuroscienziato Joseph Schroeder spiega: “La ricerca sostiene la teoria che il cibo ad alto livello di grassi e zuccheri stimola il cervello nello stesso modo in cui fa la droga. Gli alimenti ricchi di grassi e zucchero possono essere ancora più pericolosi della cocaina e morfina a causa della loro accessibilità”.