Francesca Romana Rivelli, in arte Ornella Muti, nasce a Roma il 9 marzo del 1955, ha quindi 63 anni, ed è considerata una delle più importanti attrici che la scuola cinematografica italiana abbia mai prodotto. L’ambiente in cui cresce, non a caso, è importante per la sua formazione culturale. Suo padre, napoletano, è un giornalista, mentre sua madre, all’epoca cittadina sovietica dell’Ucraina, è una scultrice.
“Un attore è come un baule pieno di cose e ogni regista può trovare quello che gli serve.”
La carriera
Quello per il cinema per lei è amore a prima vista, infatti nel 1970 a soli 15 anni il regista Damiano Damiani la sceglie come protagonista della pellicola La moglie più bella, segnando così il suo debutto nel mondo dello spettacolo. È proprio Damiani a scegliere il suo nome d’arte sottolineando il collegamento con Elena Muti, la protagonista dell’opera dannunziana Il piacere.
Nel 1971 Umberto Lenzi la sceglie per interpretare due ruoli importanti, la sedicenne Lisa de Il sole nella pelle, e Ingrid Sjoman in Un posto ideale per uccidere. Nel 1974 invece, Mario Monicelli la consacra alla popolarità con il ruolo di Vincenzina in Romanzo popolare in cui affianca Ugo Tognazzi. All’epoca, in totale silenzio stampa, durante le riprese del film, Ornella Muti è incinta di sua figlia Naike, di un produttore spagnolo di cui non ha mai voluto rivelare il nome.
Il successo la travolge ugualmente tant’è che nel ’76 affianca Gérard Depardieu ne L’ultima donna di Marco Ferreri, con cui gira anche Storie di ordinaria follia (1981) e Il futuro è donna (1984).
Nello stesso anno cede al fascino di Vittorio Gassman in Come una rosa al naso di Franco Rossi. Quattro anni dopo Ornella Muti recita nel film candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero
I nuovi mostri (1978) sotto la regia Monicelli-Risi-Scola.
In Italia recita con Adriano Celentano in Il bisbetico domato (1980) e Innamorato pazzo (1980) di Castellano e Pipolo. Si concede anche a Renato Pozzetto in Nessuno è perfetto (1981).
Nel 1984 Volker Schlondorff le affida uno dei ruoli più importanti della sua carriera, quello di Odette, l’amore impossibile di Proust. La pellicola si intitola Un amore di Swann (1983) e al suo fianco ci sono tre nomi brillantissimi: Alain Delon, Jeremy Irons, Fanny Ardant.
La vita privata dell’attrice dannunziana
È stata sposata due volte, con l’attore Alessio Orano (1975-1981) e con Federico Fachinetti (1988-1996). Ha tre figli, la più grande Naike Rivelli, nata nel 1974, è attrice e cantante; Carolina e Andrea, avuti dal matrimonio con Fachinetti, anche loro attori come la madre.
Ha anche due nipoti, Akash che è figlio di Naike e Alessandro, nato da Carolina.
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