Ossa umane trovate in Vaticano news: c’è attesa per l’esito degli accertamenti in corso sui resti ossei rinvenuti sotto il pavimento di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica, in via Po a Roma, di proprietà del Vaticano. Secondo le ultimissime indiscrezioni, si tratterebbe delle ossa di due corpi diversi e di epoche diverse. Non assoluta la certezza che si tratti due donne.

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Tuttavia la speranza di arrivare ad un responso certo (escludere o confermare che quelle ossa siano di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, scomparse nell’83) si è fortificata dopo che Gianni Arcudi, direttore della Medicina legale dell’Università di Roma Tor Vergata, perito nominato dal Vaticano di svolgere gli accertamenti, ha dichiarato che i resti “non sembrano troppo degradati”. “Inizieremo nel pomeriggio le analisi, i reperti non sono ancora stati aperti. Ad un primo esame non sembrano troppo degradati, anche se sono stati interrati in un terreno umido, ma lo sapremo con certezza solo dopo aver pulito le ossa”, queste le sue dichiarazioni alla stampa, ieri.
Nessuna certezza nemmeno sui tempi di attesa per avere l’esito delle analisi: “Ora dobbiamo pulire, catalogare e ricomporre le ossa, poi si vedrà se è possibile estrarne il Dna. In questo caso serviranno 7-10 giorni per un risultato, e nel frattempo, a seconda dello stato di conservazione, potremo fare delle ipotesi su quando sono state interrate, età, sesso e altezza della vittima”. Durante i lavori di ristrutturazione del locale, lo ricordiamo, quattro operai hanno rinvenuto quei resti sotto il passetto. Qualcuno li aveva occultati. Sono stati rinvenuti uno scheletro intero e, poco distante da esso, un altro mucchietto di ossa. Le ossa sarebbero di due persone diverse, questa l’indiscrezione che trapela da giorni.