Le parole di Padre Giorgio Carbone dell’Ordine dei Domenicani al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini hanno suscitato numerose polemiche che hanno portato le diverse associazioni per i diritti degli omossessuali e degli attivisti della comunità gay e transgender a contestare le sua affermazione.
Durante l’incontro ha dichiarato che le coppie omossessuali sono più esposte a malattie e suicidi di quelle eterosessuali, a sostegno della sua tesi ha citato una ricerca danese condotta per 30 anni che dimostrerebbe che le coppie etero sono esposte a minori rischi di salute, malattie cardiovascolari, respiratori, Aids, tentato suicidio rispetto alle coppie omosessuali. La ricerca in questione sembra essere uno studio statistico su un campione di 6 milioni di persone, nel quale sono stati raccolti i dati di cittadini danesi. Da quanto contestato dalle associazioni per i pari diritti appare come lo studio non spiega il legame che intercorre tra le malattie e il suicidio e l’orientamento di una persona di vivere un rapporto omossessuale.
Durante il meeting anche l’intervento del dottor Renzo Puccetti ha generato un acceso dibattito: “Quelli tra omosessuali non sono veri matrimoni perché manca la relazione sessuale a fini riproduttivi: equivale a mettere un dito in un orecchio” sono altre parole che stanno facendo discutere e per il quale non mancano le contestazioni.
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