Stop al pagamento stipendio 2018 in contante. A partire dal 1 luglio 2018 tutti i datori di lavoro o committenti non potranno più corrispondere ai dipendenti lo stipendio a mezzo di denaro contante, qualunque sia la tipologia di lavoro instaurato. Il divieto vale per tutti i dipendenti. La retribuzione e ogni anticipo di essa potrà essere versata solo attraverso modalità tracciabili. Tutto ciò è stato stabilito lo scorso dicembre con l’approvazione della Legge di Bilancio 2018. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia…
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Pagamento stipendio 2018: a quali lavoratori si applica?
Il divieto di pagamento dello stipendio in contanti a partire da luglio 2018 si applica a tutti i lavoratori dipendenti subordinati e parasubordinati. Quindi non solo ai contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato o determinato, ma anche alle collaborazioni coordinate e continuative ed ai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci.
Perché stop agli stipendi 2018 in contanti?
Garantire la trasparenza dei pagamenti. È questo l’obiettivo di quanto introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 con lo stop al pagamento degli stipendi 2018 in contanti. Così, con la tracciabilità della retribuzione, nessuno potrà aver dubbi su quanto effettivamente corrisposto al proprio dipendente. È infatti noto che alcuni datori di lavoro, sotto il ricatto del licenziamento o della non assunzione, corrispondono ai lavoratori una retribuzione inferiore ai minimi fissati dalla contrattazione collettiva, pur facendo firmare al lavoratore una busta paga dalla quale risulta una retribuzione regolare.