Questa sera, martedì 2 aprile, andrà in onda su Canale Cinque in prima tv il film Mamma o papà?, pellicola diretta da Riccardo Milani e prodotta e distribuita da Medusa Film nel 2017, che ha per protagonisti Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Il film, che Mediaset «schiera» per fronteggiare il forte programma campione di ascolti Meraviglie – la penisola dei tesori di Alberto Angela, è il remake del film francese “Papa ou maman?”, diretto da Martin Bourboulon, nel 2015. Una buona scelta quella di Canale 5 considerando l’affetto che il pubblico nutre per Paola Cortellesi, attrice comica che ha conquistato tutti con la sua innata simpatia e professionalità, vincitrice pure di un David di Donatello per il film Nessuno mi può giudicare.
Paola Cortellesi: una vita tra famiglia, lavoro e sport
Proprio per portare avanti al meglio il suo lavoro l’attrice ha raccontato in un’intervista rilasciata qualche tempo fa ad Ok Salute e Benessere di praticare il Nordic Walking, la cosiddetta camminata con i bastoncini: «Questo tipo di sport ha dei grandi vantaggi a livello psicologico. Chi, come me, svolge un lavoro frenetico e stressante, anche se linfa di vita, ha bisogno di scaricare la tensione accumulata e di fare il rifornimento di energia prendendo una bella boccata d’aria. Avvicinarsi al nordic walking è un incentivo, innanzitutto, a ritagliarsi un paio d’ore al di fuori della routine quotidiana: i diversi profumi, colori, paesaggi sono un toccasana per la nostra psiche. Sarà anche un’ovvietà, ma il tempo speso per noi è quello che più ci ripaga, in termini di salute e benessere!», ha spiegato Paola Cortellesi, che sin da quando era bambina ha praticato attività fisica.
Paola Cortellesi e la scoliosi: «La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale, una deformazione importante. Non solo…»
Proprio parlando della sua adolescenza, l’attrice ha confessato la malattia che ha: «Il mal di schiena? Un fastidio che mi porto dietro da quando sono piccina e che ho imparato a tenere sotto controllo negli anni con tanto, sano, sport. Sono sempre stata una bambina magra e minuta. Fino all’estate tra i 12 e i 13 anni: in poche settimane sono cresciuta molto in altezza e, dopo le vacanze, tornata a scuola, ero una tra le più alte. E, come spesso accade agli adolescenti che diventano tutto a un tratto degli spilungoni, me ne stavo storta dietro al banco e ricurva a fare i compiti. Quando mia madre ha notato che la mia postura non era corretta, mi ha portata dall’ortopedico!». Il dottore le ha diagnosticato la scoliosi. «La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale, una deformazione importante. Non solo: per non farmi mancare niente, risultava che avessi pure un’ipercifosi dorsale, ovvero la gobbetta, accompagnata da iperlordosi lombare, cioè la parte bassa della schiena troppo incurvata. Ecco spiegato perché quando facevo sforzi intensi mi ritrovavo acciaccata come una vecchietta! – ha spiegato l’attrice con la solita ironia, poi ha aggiunto: «Per evitare ulteriori danni alla schiena mi hanno subito indirizzato verso ginnastica posturale e nuoto, attività che all’inizio non mi entusiasmavano granché. Io preferivo il basket, anche se non ero molto portata, è un gioco di squadra, è coinvolgente. Solo che nella pallacanestro fai un sacco di salti e rischi di peggiorare la situazione della colonna. Con il tempo, però, ho cominciato ad amare anche la piscina, e ho unito l’utile al dilettevole: ho scoperto la ginnastica posturale in acqua, che ancora adesso pratico in sedute singole o di gruppo!».
Paola Cortellesi, malattia: «Insomma, se non vivo dolorante lo devo all’attività fisica mirata!»
Paola Cortellesi, 45 anni compiuti, segue davvero alla lettera il motto latino Mens sana in corpore sana e pratica anche Pilates e ginnastica del corpo libero, proprio allungare i muscoli e rilassare la schiena. «Insomma, se non vivo dolorante lo devo all’attività fisica mirata. Poi, ovvio, il mal di schiena con i miei problemi è sempre in agguato: sbuca fuori nei periodi più stressanti, quando il lavoro è intenso, se salto le sedute, in quelle giornate in cui sto sempre in piedi sul set o quando rimango seduta ore e ore a scrivere al computer. Allora sento la schiena incriccata, le spalle pesanti, male alla parte lombare e un dolore sotto alle scapole, soprattutto quella sinistra, dove reggo il maggiore carico di peso. Sono tutti chiari segni di allarme che mi invia il corpo, invitandomi a dedicare del tempo alla mia salute, mentale e fisica!».