Paola Turci, una delle più amate cantautrici italiane, è stata ospite di Belve, il programma di Francesca Fagnani, trasmessa su canale Nove. Nel corso dell’intervista la cantante romana ha parlato di un episodio del passato che l’ha segnata particolarmente. Non si tratta dell’incidente stradale, le cui cause sono note a tutti – parliamo della tremenda sera del 15 agosto 1993 in cui Paola Turci è rimasta vittima di un grave incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria, mentre stava raggiungendo una tappa di un suo tour, Alcara Li Fusi. A causa delle ferite, le sono stati applicati circa cento punti di sutura: poi la cantautrice si è sottoposta a 13 interventi sul volto! – ma di abusi che la donna avrebbe subito quando era una ragazzina.
Un fatto di cui non aveva mai fatto parola prima. «Avevo 13 anni. Se io tornassi indietro e sapessi di poter andare in un centro antiviolenza, in un posto dove mi ascoltano, mi proteggono e mi difendono, ci andrei subito!». A questo la conduttrice Francesca Fagnani, sconcertata di fronte a tali rivelazioni ha chiesto: «Nel 2005 esce l’album Tra i fuochi in mezzo al cielo che contiene una canzone molto delicata Fiori di giardino che racconta un abuso sessuale. Le posso chiedere perché ha sentito l’esigenza di affrontare questo tema in una canzone?». Paola Turci ha rivelato come è nato quel testo: «Perché in quel periodo facevo analisi, dico la verità eh, facevo analisi e ho tirato fuori quello che avevo sepolto negli anni, insomma. E quella storia mi riguarda!. «Beh, insomma, quindi, quando si canta tanto dolore non si può non averlo vissuto?», ha chiesto incuriosita Francesca Fagnani. «Sono dell’idea che chi canta, chi scrive, scrive di se stesso e quindi racconta quello che ha vissuto!», ha chiosato Paola Turci, che in merito agli abusi subiti ha affermato: «L’ho incontrata di nuovo questa persona nel tempo. Poi, alla fine, è morta perché era già grande. Non mi ha mai detto niente… Anche da parte di chi commette la molestia c’è una sorta di rimozione. Agli occhi di chi non sa nulla è innocente. Lo stesso discorso non vale per chi ha subito la violenza!».
La cantante Paola Turci ha parlato poi della presunta omosessualità. Le parole sue non lasciano spazio a dubbi: «Dicono di me che sono lesbica, non è vero ma non mi dispiace che si dica. Sarebbe anche il momento che i giornalisti, i media la smettessero di affibbiare la definizione ‘gay’, ‘lesbica’ a qualcuno per poi farci i titoli da copertina dei giornali. Se io mi fidanzassi con una donna, andrei in giro per strada, non mi nasconderei in casa. Questo è un po’ il concetto, ma purtroppo mi piacciono gli uomini!».