Nella vita è tutta una questione di centimetri. Parola di Patrick Moote, un ragazzo americano divenuto celebre, suo malgrado, in una circostanza davvero bizzarra ed imbarazzante: durante una partita di basket degli Ucla di Los Angeles, si vide rifiutata la proposta di matrimonio che fece alla sua fidanzata, la quale, motivando la sua risposta, esclamò: “No, hai il pene piccolo”.
Dettaglio non trascurabile, che rese la situazione oltre modo assurda, il fatto che il tutto fu ripreso rigorosamente in video, un po’ come succede nei telefilm ‘semicomici’. Superato lo choc del rifiuto e di esser stato esposto al pubblico ludibrio, il giovane Patrick Moote non si è perso d’animo, e ha cavalcato l’idea nata in lui dopo il consiglio datogli dalla fidanzata, cioè di girovagare in tutto il mondo e consultare degli specialisti, alla ricerca di soluzioni per rendere il suo pene più grande. Detto, fatto.
Durante questo viaggio per tentare di risolvere il suo problema, ha pensato bene di girare un film documentario, e raccontare la sua storia. Lo ha intitolato “UnHung hero” e, proponendosi di ribaltare la situazione, decide – durante il suo peregrinare – di porre la domanda “Le dimensioni non contano?” a chiunque incontrasse sul suo cammino, confrontando le testimonianze di ex fidanzate, dottori, antropologi e anche porno star per rispondere alla fatidica questione. Il risultato? Nessun centimetro in più, tanta notorietà e un bel po’ di autostima riacquistata, come si evince dalle sue parole: “Credo ancora di averlo piccolo, ma non mi sento come se fosse incredibilmente minuscolo. Amo il mio pene per quello che è, sebbene mi crei ancora un po’ di imbarazzo”.