Ospite della puntata di oggi, martedì 3 dicembre 2019, di Vieni da me, è stato oggi Patrizio Oliva, noto ex pugile italiano, che ha combattuto nelle categorie Superleggeri e Welter, considerato uno dei maggiori campioni viventi. Da Caterina Balivo il 60enne napoletano si è commosso ricordando il fratello Ciro, morto a soli 16 anni di tumore: «Era un vero fenomeno. Sarebbe diventato un calciatore, la gente veniva da lontano per vederlo giocare», ha detto tra le lacrime l’uomo nel silenzio generale del pubblico presento nello studio del talk di Raiuno.
Patrizio Oliva in lacrime a “Vieni da me”: il ricordo del fratello morto a 16 anni
«Nessuno riusciva a fermarlo. Giocava dalla mattina alla sera per strada. Mio padre lo vide zoppicare, ma lui non diceva niente», ha detto Patrizio Oliva richiamando alla memoria l’adorato fratello, a cui è stato diagnosticato un tumore: «Lo abbiamo portato dal medico, ha fatto un radiografia e lo hanno mandato in ospedale e dopo poco lo hanno operato e a 15 anni gli hanno amputato una gamba. Lui ha cercato di lottare, si voleva prendere tutta la vita che aveva. Dopo 11 mesi è morto ed è stato il buio totale, mio padre è sparito per 2 anni da casa e mia madre era annullata!». Grande commozione per il dramma del campione che ha poi aggiunto: «Mia madre andava sempre al cimitero. Noi capivamo, ma non accettavamo questa reazione, ora capisco perché sono padre». Emozionato, alla conduttrice Patrizio Oliva ha svelato: «Ho spento la mia prima candelina a 23 anni quando ho conosciuto mia moglie». Si tratta di Nilia Sole, madre dei suoi tre figli: «Conobbi mia moglie quando feci Autostop. Dovevamo fare un filmato per strada».
Una vita dedicata alla boxe: il messaggio toccante ai giovani
Patrizio Oliva che deve la sua fama allo sport ha chiarito: «Io non ho mai combattuto per soldi: volevo realizzare i miei sogni e portare luce a casa mia». Infine il messaggio forte ai giovani: «Anche se provieni dalle macerie della vita, devi credere nei tuoi sogni. I ragazzi non devono tirarsi indietro, piangersi addosso non porta a nulla». Nel 2014 è uscito il libro “Sparviero”, da cui è stato tratto lo spettacolo teatrale dal titolo “Patrizio vs Oliva”, scritto dal nipote Fabio Rocco Oliva, in cui viene raccontata la vita del 60enne vissuta all’ombra di un padre violento, poi il riscatto e il sogno di realizzarsi nella boxe. A proposito del padre nel corso dell’intervista a “Vieni da me” Patrizio Oliva ha raccontato: «Beveva, era violento, ma forse perché la vita è stata violenta con lui. Basti pensare che suo padre morì ucciso con un colpo di fucile alle spalle mentre lo teneva in braccio…».