Patty Pravo, l’eterna ragazzina del Piper, torna al Festival di Sanremo 2019 per vivere una nuova avventura musicale. La bravissima cantante però non affronterà il palco dell’Ariston da sola, con lei ci sarà Briga, ex concorrente di Amici di Maria De Filippi. Patty Pravo si mette così di nuovo in gioco dopo una carriera brillante, che gli ha regalato tantissime soddisfazioni. Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo è nata a Venezia il 9 aprile 1948 ed è una cantante italiana. Ha 70 anni, è alta 168 centimetri e pesa 62 kg. E’ del segno dell’Ariete e come tutti i nati sotto questo segno ha un carattere forte e un’inventiva molto sviluppata. Patty da bambina è cresciuta con la nonna, con la quale ha avuto un rapporto bellissimo e profondo. La sua carriera è iniziata con l’esperienza del Piper e da lì non si è più arrestata. La Pravo però ha fatto parlare molto di sé per quanto riguarda la sua vita privata. Non ha avuto figli e si è sposata cinque volte, divorziando poi in tutte le occasioni. La storia però che l’ ha legata per parecchio tempo alle pagine della cronaca rosa è stata quella con Riccardo Fogli, il quale lasciò la moglie per lei. Al momento la cantante è single.
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Sanremo 2019, la carriera di Patty Pravo
Patty Pravo ha una carriera artistica che dura da più di cinquantanni e ricca di numerosi successi. La Pravo venne scoperta all’inizio degli anni ’60 dall’agente Alberigo Crocetta durante una serata al Piper Club, motivo per cui Patty Pravo verrà soprannominata “La ragazza del Piper”. Il suo personaggio diventa richiestissimo e inizia a lavorare nel mondo della musica. Nel 1970 con il brano La spada nel cuore partecipa al Festival di Sanremo insieme a Little Tony. Il successo definitivo arriva però con Pazza Idea nel 1973. Negli anni Settanta collabora con le migliori firme della musica italiana come Francesco De Gregori e Antonello Venditti. Sempre negli anni 70 esce un altro suo capolavoro, ovvero Pensiero Stupendo. Patty negli anni ’80 lascia l’Italia per un periodo di vita e di ricerca musicale in California. Una volta tornata in Italia partecipa a diversi Festival di Sanremo e precisamente: nel 1984 col brano Per una bambola, nel 1985 con Menù e nel 1987 con il brano Pigramente signora. La Pravo negli anni Novanta parte per la Cina, diventando la prima artista italiana a cantare in lingua pechinese e ad esibirsi in terra cinese. Durante il viaggio, Patty Pravo trova ispirazione per un nuovo progetto: l’album Ideogrammi. Nel 1998 torna di nuovo sulla cresta dell’onda grazie al singolo E dimmi che non vuoi morire. Gli anni 2000 sono ricchi di anniversari importanti per la sua carriera. Nel 2008 esce nelle radio e nelle piattaforme digitali il singolo La bambola 2008, per celebrare i quarant’anni dalla sua uscita. Nel 2016 festeggia i suoi cinquant’anni di carriera lanciando il brano Cieli immensi, scritto da Fortunato Zampaglione, al Festival di Sanremo. Il 7 novembre 2017 esce la sua autobiografia dal titolo La cambio io la vita che…, edita da Einaudi. Il 21 dicembre 2018 viene annunciata, da Fabio Rovazzi e da Pippo Baudo, durante Sanremo Giovani, la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2019 con il brano Un po’ come la vita in coppia con Briga.
La canzone di Patty Pravo e Briga a Sanremo 2019
Patty Pravo torna al Festival di Sanremo insieme a Briga con la canzone Un po’ come la vita, ecco il testo:
Un po’ come la vita
Senza più sognare
Di esistenza e di ironia
E scivolare…
E scivolare via
Come dire «ancora un po’»
Andare a cercare
Quella cosa che fa sempre un po’ più male
Ma che porta in un momento
A riconsiderare il vento
E poi gridare a me che non credo
Che il confine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Tu credi di volare
Ma l’illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte
Magari prova a immaginare che sul retro della vita
Ci sia un immagine più forte
E non mi basterà il ricordo
Vorrei trovarmi nell’esatta condizione
Di una luce alla stazione
Su un binario abbandonato
Dove il viaggio non è mai iniziato
Per poi gridare a me che non credo
Che l’orizzonte è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Ridammi una notte che brilla
Invece di un cielo di corvi
Non ti ricordi
Quando eravamo due corpi
Uniti nel prendere i colpi
Noi sapevamo come illuminarci
Prima di prenderci a calci
Prima di metterci al collo
Pure le croci degli altri
Solo per assomigliarci
E poi gridarmi ancora che non credo
Ma in questo tunnel così buio io non guardo indietro
E la fine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
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