Ancora una volta Matteo Salvini parla alla “pancia” del paese e raccoglie il pieno di consensi tra i suoi sostenitori. La vicenda è quella della capotreno di Trenord che ha apostrofato alcuni Rom presenti su un convoglio ferroviario con uno “zingari scendete”. Le parole della donna hanno fatto il giro di tutti i telegiornali, non solo in Italia. «Andrebbe premiata perché ha difeso il diritto di viaggiare sicuri», ha commentato Salvini da Lesina, paese del foggiano teatro qualche giorno fa dell’incidente costato la vita a 12 braccianti.
Il Ministro degli Interni, in Puglia in veste di segretario della Lega per inaugurare una nuova sede del partito, difende la dipendente dell’azienda ferroviaria lombarda, a rischio licenziamento per la inopportuna frase. Lo “Zingari, scendete, avete rotto i c**” aveva risuonato attraverso l’altoparlante sul treno della linea Milano-Cremona-Mantova, sconcertando non pochi passeggeri. Ma la presa di posizione di Salvini è netta e sposta la discussione dal presunto razzismo alla sicurezza. «Io i treni pendolari – dice il Ministro degli interni – li ho presi i fenomeni della sinistra no». E poi aggiunge: «Magari la capotreno una parola fuori posto l’ha detta ma il concetto era quello, viaggiare sicuri».
Ora in diretta da Lesina, nella splendida Puglia, per l’inaugurazione della nuova sede della Lega!
Avanti tutta!
? LIVE > https://t.co/O0cS0bnSMu pic.twitter.com/272pqXLzhh— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 11 agosto 2018
A Lesina Salvini è anche tornato su un’altra polemica. Si tratta della contestata decisione di togliere dai moduli per la carta d’identità elettronica la scritta genitore 1 e genitore 2, ripristinando “madre e padre”. «Se qualcuno nel 2018, ha paura della parola mamma e della parola papà, allora ha dei problemi», ha attaccato Salvini. «Mi sembra di aver detto delle cose normali. Non voglio togliere diritti a nessuno ma ogni bambino che viene al mondo ha il diritto di avere una mamma e un papà. Questo penso non dia fastidio a nessuno».
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