Il TAR del Piemonte, il tribunale amministrativo regionale, a cui fece ricorso la ex governatrice Mercedes Bresso, per irregolarità riscontrate nelle procedure, ha emesso la sentenza, dando ragione alla donna.
Quindi, le scorse votazioni regionali sono nulle, così come la carica a governatore di Cota. Un ulteriore terremoto politico a livello nazionale che si aggiunge alla già delicata questione tra Jobact e riforma elettorale che sta attraversando Governo e schieramenti politici tutti.
Dopo che la Bresso presentò ricorso contro la lista “Pensionati per Cota” capeggiata da Michele Giovine, per la ben nota questione delle false firme, il Tar piemontese ha quindi decretato l’annullamento di tutti gli eletti (vincitori e vinti). Per il Tar ora deve passare tutto in mano all’organo democratico per l’espressione della volontà popolare (le elezioni) da tenersi, al più presto, probabilmente nella prossima primavera, in concomitanza con le elezioni Europee.
Ma la vicenda, dal punto di vista giudiziario, non si è ancora conclusa. Probabilmente, l’attuale governmentship farà ricorso al supremo Consiglio di Stato, per provare a ribaltare la sentenza del Tar, allungando i tempi della decisione finale di 45 giorni. Nel frattempo, centrosinistra e centrodestra scaldano i motori per una eventuale nuova sfida, con possibili candidati: Sergio Chiamparino per il primo schieramento politico e Giliberto Picchetto oppure Claudia Porchietto per il secondo. Quest’ultimi, già attuali assessori della giunta di Cota.
Soddisfatta l’ex governatrice Bresso che ha dichiarato “Le elezioni sono state truccate: ora la giunta Cota non esiste più. Sia pure in ritardo, giustizia è fatta!“