Ieri sera a Casatenovo, paese della Brianza lecchese, è andato in scena uno degli appuntamenti del Progetto Legalità con la proiezione del film La mafia uccide solo d’estate e la presenza in sala, al termine, del regista della pellicola, ovvero Pif. Un’occasione speciale in un calendario di eventi molto importanti e interessanti mirati a sensibilizzare il pubblico sulla tematica della mafia che ai più sembra, in modo del tutto distorto, tanto lontana.
Sul palco dell’auditorium casatese Pif ha risposto con la verve e l’ironia che lo contraddistinguono alle domande del Dott. Piero Calabrò e dei presenti. Tra i vari messaggi lanciati, più volte ha invitato a mantenere alta l’attenzione, affinché non ci si debba accorgere della mafia soltanto dopo la visione del sangue, come accaduto in Sicilia, ma prima che si consumino altre tragedie: “Noi a Palermo non abbiamo mai negato l’esistenza della mafia, ma la pericolosità della mafia. E ora qui al nord vedo la stessa cosa. E dobbiamo imporci di affrontare il problema”.
Come sconfiggere la mafia?
“Noi per sconfiggere la mafia dobbiamo essere competenti e fare le migliori scelte come faceva la mafia per scegliere i suoi killer”.
E ancora: “La mafia ti frega nella quotidianità nel compromesso quotidiano, nelle piccole cose. Ecco io ho voluto con il mio film a mostrare la quotidianità dei personaggi che come Giovanni Falcone hanno combattuto la mafia a Palermo”.
Fotografie di Pier Luigi Balzarini