Crisi economica, crisi finanziaria, crisi lavorativa… ed ora anche crisi di coppia, con problemi spesso non gravi ma che se non vengono discussi e curati (spesso con facili rimedi) rischiano di degenerare in veri e propri atti di violenza che, a volte, si trasformano in cronaca nera.
A dirlo è Vincenzo Mirone, Segretario Generale di Società Italiana di Urologia (SIU): “I disturbi sessuali sono sempre più frequenti per colpa del troppo stress, della crisi economica che mette in discussione il `potere´ del maschio fuori e dentro la coppia, di modelli sessuali «facili» e di una pornografia soft a cui siamo continuamente esposti, che contribuiscono a ridurre il desiderio e le capacità sessuali. Proprio perché i problemi sono bilaterali per essere adeguatamente risolti devono essere affrontati considerando entrambi i componenti della relazione».
E in questa battaglia le coppie non saranno lasciate da sole. Ad ottobre, infatti, aprirà a Napoli il primo Dipartimento della Salute sessuale per la coppia, un ambulatorio in cui la sinergia tra ginecologi e urologi locali saranno di supporto a donne e uomini con problemi legati alla sessualità spesso distruttivi per la vita relazionare con l’altro partner. Quindi, oltre la SIU, all’iniziativa parteciperà anche l’Associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani (AOGOI) che prevedono per fine anno l’apertura di altri tre “pronto soccorso sessuale” in città principali come Milano, Roma e Palermo.
Questo per venire incontro a 16 milioni gli italiani che hanno difficoltà all’interno della coppia a causa di patologie che riguardano entrambi i sessi, anche se i più restii a parlarne sono soprattutto gli uomini, che così facendo, finiscono per peggiorare la propria situazione relazionale e di salute. Ben 3 milioni di uomini soffrono di problemi più o meno importanti di disfunzione erettile, 4 milioni invece di eiaculazione precoce e 1 milione circa di calo del desiderio. Dal lato femminile i numeri sono uguali ma per problemi diversi: 4 milioni e mezzo di donne soffrono di anorgasmia, 1 milione circa di vaginismo e ben 2 milioni e mezzo di disturbi del desiderio.
Parlarne con uno specialista, dal punto di vista medico, è davvero importante e può aiutare le persone a superare quel senso di imbarazzo o di vergogna, soprattutto quando si scopre a non essere i soli (le sole) a soffrire di uno stesso “fastidioso” problema. Secondo le indagini, purtroppo il 90% degli uomini che soffrono di eiaculazione precoce, pur essendo consapevoli del problema preferiscono tacere e non parlarne con il medico di famiglia, ignorando, così, l’esistenza di farmaci che ne curano la patologia.
E, come già accennato prima: “Non avere una buona salute sessuale comporta difficoltà nella relazione che possono anche esasperarsi fino alla violenza.” come ribadisce anche Antonio Chiantera, Segretario Nazionale Aogoi. “Talvolta i maltrattamenti entro le mura domestiche possono anche essere provocati dalla frustrazione dell’uomo, che sente di non riuscire a soddisfare la sua donna, ma non sa come gestire questa sua inferiorità e, quindi, reagisce con l’aggressività e la rabbia. E anche senza arrivare a tanto, una vita sessuale poco appagante provoca spesso la fine della relazione perché lui o lei cercano soddisfazione altrove”.
I Dipartimenti della salute sessuale serviranno, quindi a ristabilire un po’ di serenità ed armonia tra le coppie italiane. E a costi zero per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) in quanto sorgeranno laddove negli ospedali già sono presenti ginecologi e urologi, i quali condivideranno questi ambulatori facendo pagare alla coppia un solo ticket di visita. In questo modo ci sarà anche un maggiore sgravio di lavoro per le strutture ospedaliere.
Insomma, l’iniziativa è destinata a riscuotere successo in tutta Italia, anzi in tutta Europa, visto che, una volta tanto, siamo i primi nel Vecchio Continente ad attuare un servizio sanitario importante come questo.