Assolto perché il fatto non sussiste. Lo dice la sentenza pronunciata poco fa nell’aula del Tribunale di Torino dove si è celebrato il processo allo scrittore napoletano Erri De Luca, accusato di istigazione a delinquere per aver rilasciato alcune interviste in cui sosteneva che “la Tav Torino-Lione va sabotata”.
Il pm Antonio Rinaudo aveva chiesto per l’imputato una condanna a otto mesi di reclusione con le attenuanti generiche in quanto “con la forza delle sue parole ha sicuramente incitato a commettere reati”. Visibilmente commosso lo scrittore dopo la lettura della sentenza di assoluzione, accompagnata da applausi scroscianti in suo sostegno.
De Luca nelle dichiarazioni spontanee rese stamani si era detto sereno, fermo nella sua posizione – “Giusto sabotare Tav”, aveva ribadito – e deciso, in caso di condanna, ad accettare la pena senza fare ricorso.