Nel suo programma elettorale in materia fiscale, Rivoluzione Civile sottolinea alcuni punti essenziali per ridurre la pressione delle tasse, che ha ormai toccato livelli molto alti e preoccupanti per i cittadini italiani e specialmente per i ceti medio-bassi. Perciò il partito che riunito sotto un unico simbolo Comunisti Italiani, Verdi, Rifondazione Comunista e IDV, si impegna a cancellare l’IMU sulla prima casa ed estenderla agli immobili commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie.
L’obiettivo è una patrimoniale progressiva che colpisca le grandi ricchezze immobiliari e finanziarie ed in particolar modo il 5% della popolazione super ricca. La pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese deve essere alleggerita, sostiene Rivoluzione Civile che si dichiara favorevole ad aumentare la tassa sulle rendite e sui grandi patrimoni.“Vogliamo contrastare l’evasione fiscale”, ha dichiarato il suo leader Ingroia in alcuni talk show televisivi. “L’Italia ha un’evasione doppia rispetto a Francia e Germania e quadrupla rispetto all’Austria e l’Olanda”.
L’evasione fiscale è straordinariamente iniqua secondo il partito di Ingroia, e penalizza chi deve pagare integralmente le tasse come i lavoratori dipendenti, i pensionati, le imprese e i lavoratori autonomi onesti. Una buona politica di lotta all’evasione fiscale consentirebbe quasi 100 miliardi di maggiori entrate per lo Stato secondo il programma del partito, oltre che una rimodulazione delle aliquote, diminuendo il prelievo fiscale per i redditi medio-bassi.
Per quanto riguarda il diritto alla salute, alla casa e alle prestazioni sociali, Rivoluzione Civile si impegna a rafforzare il sistema sanitario pubblico. Per questo è necessario invertire la politica dei tagli, di oltre 30 miliardi di euro, che sono stati effettuati negli ultimi anni. La spesa va migliorata e rilanciata la sanità territoriale con l’integrazione socio-sanitaria, mediante lo sviluppo dell’assistenza domiciliare. Le liste d’attesa vanno ridotte delimitando la pratica ambigua dell’intramoenia. Non manca nel programma la riduzione dei ticket, divenuti insopportabili per le fasce più deboli.
Sul programma si parla di diritti alla casa dove vengono sostenute politiche di finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica, e il ripristino del contributo all’affitto per i redditi bassi che fu tagliato dai governi precedenti. Rivoluzione Civile chiede inoltre la sospensione degli sfratti, che ormai hanno raggiunto dati preoccupanti, e rifinanziamenti per il fondo sociale. Le politiche sociali vanno riportate al centro dell’agenda politica secondo Ingroia. I tagli dei governi Berlusconi e Monti, oltre 2 miliardi di euro sui fondi sociali, e i 20 miliardi agli enti locali, stanno causando la chiusura dei servizi.
“Va rilanciato un sistema di servizi e prestazioni sociali, partendo dalla definizione dei livelli essenziali di assistenza per rendere esigibili i diritti uniformemente sul territorio nazionale”, afferma Ingroia. Sempre su temi di carattere sociale, il partito chiede di permettere ai comuni di svincolare, dal patto di stabilità, gli investimenti sul sociale per rafforzare la rete dei servizi, dall’assistenza alle persone con disabilità agli asili nido.